«Durante la settimana sono pochi i visitatori del Mercatino di Natale»
Un Mercatino di Natale che quest’anno fa fatica ad “ingranare”. Questa è l’opinione - se non di tutti - di molti espositori, con una contrazione dei visitatori e molte incognite. I fine settimana sono attesi come una manna, dato che gli altri giorni si batte la fiacca. «E le spese sono tante» è il commento più frequente.
Michela Delfino nello chalet “Le salon du cuir”, dell'azienda di Saint-Pierre di Aldo Andres Villegas Castiglioni, si limita a dire «Va abbastanza bene», aggiungendo però che «Forse il Green pass ha allontanato qualche visitatore». Sul banco, eleganti borse da donna e borselli da uomo in pelle, agende - molto richieste -, portafogli dalle mille forme. Tutti prodotti fatti a mano. Dividere il Marché Vert Noël tra il Teatro romano e piazza Arco d'Augusto è stata una buona idea o no? «Può essere interessante, ma noi siamo più contenti di essere al Teatro Romano» risponde Michela Delfino.
Nelle immediate vicinanze vi è lo chalet “Fruits Vivants” della Douce Vallée di Châtillon. «La situazione è piuttosto calma - commenta Gianluca Mauris - e questa settimana devo ammettere che non c’è stata tanta gente, mentre sabato e domenica è andata meglio. Di regola la mattina i visitatori sono pochissimi. Un certo movimento si registra dalle 17 in poi. Però rispetto agli anni passati mancano i turisti». Sul banco sono presenti un'infinità di gustose varietà di confezioni di marmellate, tra le quali quelle con zucca e zenzero - che vanno per la maggiore - e poi aceti aromatizzati «Che partono dalla fermentazione della frutta» precisa Gianluca Mauris.
Martina Tricca, nella postazione di “Souvenirs de Montagne” dell'azienda Les Amis du Bois di Enrico Massetto di Saint-Pierre, riferisce: «Non possiamo lamentarci, anche se il lavoro si sviluppa tutto nei fine settimana. Credo che servirebbe più di animazione all'interno del Mercatino, tipo Babbi Natale, musicisti, intrattenitori per bambini, tutte cose che comunque ci sono state negli anni passati». Tra i tanti oggetti esposti coppe dell'amicizia - molto richieste assieme alle grolle -, sculture in noce, simpatici quadretti in marmorina, peluche e portachiavi.
Elisa Urbano, di Arnad, è nello chalet “Bière et Cochons Noirs de la Vallée d'Aoste” dichiara: «E' il primo anno che partecipiamo a questo Mercatino e siamo molto contenti pur non potendo fare un confronto con quello precedente, però, tutto sommato va bene così». Elisa Urbano spiega che i suoi prodotti derivano tutti da suini neri «Che pascolano liberi a 1.200 metri sopra Arnad e che noi alleviamo personalmente, una razza autoctona sparita dalla Valle d’Aosta che siamo riusciti a reintrodurre». Sono esposti insaccati, cotechini, salsicce, crema di lardo e tante prelibatezze ancora.
Un altro stand di prodotti tipici è “L'Assiette du Berger” di Adam Ferrero, titolare dell'omonima azienda agricola di Biella. Ha partecipato a 4 edizioni del Mercatino di Natale e si sfoga: «Quest'anno il lavoro è diminuito del 40 per cento rispetto agli anni passati!». Sono in vendita salami, la mocetta di bovino e di struzzo - quest'ultima molto richiesta - mentre tra le tante qualità di formaggi primeggiano le tome e poi ancora vini piemontesi, succo di mele e confetture. «L’emergenza per la pandemia da Covid ha scoraggiato i visitatori, quindi dobbiamo accontentarci» è l’amara constatazione di Adam Ferrero.
Tania Piras è nella postazione “Bois Précieux” di Dario Coquillard di Gignod: «Diciamo che va bene se pensiamo che siamo tutt'ora in un periodo burrascoso a causa del Covid, quindi non ci lamentiamo». Sono esposti una quantità di originalissimi e simpatici prodotti di artigianato locale in legno e complementi d'arredo, candele artistiche in cera vegetale. «Le condizioni meteo influiscono molto sull’afflusso di visitatori. Le previsioni annunciano una settimana di sole, quindi speriamo che sia davvero così. Noi siamo fiduciosi» conclude Tania Piras.