Due valdostani alla prima edizione della “Rome Sports Law International Conference”

“Siamo davvero felici e soddisfatti”. Così commentano Jacques Blondin di Pont-Saint-Martin e Nicolò Juglair di Sarre il successo del congresso che a Roma giovedì 19 e ieri, venerdì 20 ottobre, ha accolto ben 125 avvocati provenienti da 40 paesi, esperti di diritto dello sport, con la partecipazione del presidente del Coni Giovanni Malagò e di numerose altre personalità per la “Rome Sports Law International Conference”. “Un evento straordinario - commentano Jacques Blondin e Nicolò Juglair -, per la competenza e la professionalità dei relatori, massimi esperti di diritto sportivo a livello mondiale. La soddisfazione espressa da tutti i partecipanti è testimonianza del valore di questo congresso che ha promosso il confronto e la creazione di legami duraturi. Un’esperienza che speriamo di ripetere il prossimo anno.”

Jacques Blondin è capo del dipartimento di Regulatory Enforcement della FIFA, docente di diritto sportivo nel Master in International Sport Law (in inglese) e en Derecho Deportivo (in spagnolo) della Real Madrid Graduate School mentre Nicolò Juglair, che ha contribuito all’organizzazione dell’evento di Roma, dopo avere svolto la pratica forense a Milano nell’ambito del diritto sportivo ha svolto uno stage nel dipartimento legale del Real Madrid e ha poi collaborato con lo Studio legale di Ginevra Cavaliero & Associates, punto di riferimento a livello internazionale per atleti, club, federazioni e agenti sportivi per tutte le questioni relative all'industria dello sport, dei media e dell'intrattenimento. Per lui, tra qualche giorno, inizierà una nuova esperienza professionale come coordinatore della Integrity Unit alla World Aquatics (Federazione internazionale degli sport acquatici) a Losanna in Svizzera. “Mi sono avvicinato - spiega Nicolò Juglair - al mondo del diritto sportivo grazie a Jacques Blondin che, fin dall'inizio, si è dimostrato molto disponibile nei miei confronti, dandomi diversi consigli ed indicazioni come un fratello maggiore. Grazie al suo supporto, unitamente a quello dei miei genitori Michel e Stella, ho capito che il percorso del diritto sportivo era quello giusto. Gli sono davvero grato, è un mio punto di riferimento e guardo a lui con profonda ammirazione, spero un domani di raggiungere almeno la metà dei suoi successi professionali.”