Due paravalanghe a Oyace e Bionaz Lavori finanziati da Pnrr e Regione

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Nelle ultime settimane sono stati consegnati i lavori di 2 opere paravalanghe, gestite dalle strutture dell’Assessorato regionale delle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente, nell’alta Valpelline.

Si tratta in particolare dei lavori di integrazione e manutenzione a Veynes-Pezon nel Comune di Oyace che riguardano un bacino le cui opere paravalanghe sono state installate a partire dagli anni Settanta a protezione dei villaggi di Boevoz e La Côte e della strada regionale numero 28 e più volte oggetto di manutenzione da parte delle squadre forestali in amministrazione diretta. Ora, con un affido in appalto, sono oggetto di un imponente intervento integrativo e manutentivo considerato che negli anni hanno subito numerosi danneggiamenti a causa anche della caduta massi che caratterizza l’area in questione. L’importo dei lavori ammonta a 1.685.000 euro circa comprese le spese tecniche, risorse rese disponibili sui fondi riconducibili al Pnrr. Il secondo intervento, integrativo e manutentivo, riguarda il primo lotto paravalanghe nel bacino di Faceballa, nel Comune di Bionaz, dove le prime opere furono realizzate sul finire degli anni Novanta, ed ultimate nel 2005, ad esclusione di alcune zone a gradoni storicamente più datate, realizzate a protezione dei numerosi villaggi subito a monte del capoluogo. L’impianto esistente ha manifestato i suoi limiti in termini di mitigazione nell’inverno 2017-2018 e, proprio in analisi di quanto avvenuto, è stato progettato questo intervento integrativo delle opere già realizzate. In questo caso le opere previste ammontano, comprensive di spese tecniche, a circa 1.395.000 euro, risorse tutte regionali.

«L’attenzione al territorio, relativamente alla mitigazione del rischio valanghivo, - sottolinea l’sssessore Davide Sapinet - è stata supportata con grande attenzione dal Governo regionale e numerosi altri interventi sul territorio sono stati realizzati negli ultimi anni o sono in via di progettazione. Sono oltre 400 i siti d’intervento, ricomprendenti anche quelli dei comprensori sciistici, per un patrimonio superiore ai 200.000.000 di euro, che garantiscono la protezione delle nostre vallate e l’attenzione nella tutela dell’incolumità pubblica e privata e la protezione delle infrastrutture e su queste rimane la ferma convinzione della necessaria e continua attenzione in termini di risorse disponibili a garantirne la futura efficacia, anche tenuto conto degli scenari di cambiamento climatico atteso, che in virtù delle quote che caratterizzano le nostre montagne, saranno ancora confrontate con i problemi valanghivi».

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