Due nuovi Maestri del Lavoro in Valle d’Aosta: Silvano Dalbard e Anna Nigra

In occasione della Festa del lavoro, domani domenica prossima 1° maggio, alle 11, nella Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, ad Aosta, si terrà la cerimonia di consegna della Stella al Merito del Lavoro. Il riconoscimento è attribuito quest’anno a 2 nuovi Maestri del Lavoro valdostani: Silvano Dalbard e Anna Nigra, quest’ultima parteciperà alla cerimonia, a Roma, al Palazzo del Quirinale. L’onorificenza è conferita con Decreto del Presidente della Repubblica ai lavoratori che, nel corso della loro esperienza professionale, si sono distinti per perizia, laboriosità, condotta morale e anzianità di occupazione. La consegna della decorazione sarà preceduta dagli interventi del Presidente della Regione, del Console dei Maestri del Lavoro e di un rappresentante dell’Ispettorato territoriale del Lavoro.

Nata ad Aosta nel 1957, sposata, con due figlie, Anna Nigra si è diplomata al Liceo Scientifico di Aosta. Dopo una breve esperienza come insegnante di scuola media, ha ricoperto, per tre anni, l’incarico di Capo Ufficio stampa della Presidenza della Giunta regionale.

Collabora come giornalista per La Stampa e la Gazzetta del popolo e diventa Giornalista professionista nel 1986. Nel 1987 inizia la sua carriera in RAI, è stata conduttrice del TGR, ha effettuato servizi e collegamenti in diretta anche per TG nazionali, Giornali Radio e contenitori a carattere nazionale. Negli anni ha ricoperto ruoli sempre più importanti e con maggiore responsabilità fino a diventare nel 2010 Capo Redattore e Responsabile della Redazione regionale, coordinando il lavoro della redazione giornalistica e della segreteria di redazione. Attualmente si occupa dell’applicazione della convenzione RAI/Presidenza del Consiglio dei Ministri in relazione agli spazi in lingua francese prodotti dalla redazione TGR-Valle d’Aosta.

Dal 2004 al 2007 è stata Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta.

«Ringrazio del riconoscimento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro del Lavoro Andrea Orlando e la Federazione della Valle d’Aosta dei Maestri del Lavoro nelle persone del console regionale Ezio Togniettaz e del vice console Luigi Busatto. - dichiara Anna Nigra - Sono onorata dell’opportunità di rappresentare la Valle d’Aosta nel corso della cerimonia della festa del lavoro del 1° maggio al Quirinale.

Nell’occasione rivolgo un pensiero riconoscente alla mia azienda, la Rai-Radio Tv Italiana e in particolare alla TGR Testata giornalistica Regionale. Ieri come oggi si distinguono nell’investire sulle nuove generazioni e nell’informazione del territorio, continuando ad offrire lavoro qualificato, prospettive di carriera e crescita professionale a molti giovani e preparati giornalisti, tecnici e impiegati. A tutti loro auguro di cogliere con entusiasmo le opportunità offerte, realizzando i propri obiettivi».

Silvano Dalbard invece è nato ad Aosta nel 1963. Entra in giovane età nel mondo del lavoro alla Icoval come apprendista muratore. Nel 1980 viene assunto dal Gruppo Berfin, l’azienda edile Bertino Giovanni Spa, con la qualifica di muratore di 2° livello e da subito si distingue per capacità ed impegno. Nel corso degli anni ha continuato a collaborare con le aziende appartenenti al Gruppo Berfin, iniziando l’attività di caposquadra nel 1984. Ha contribuito alla formazione dei neo assunti, dedicando altresì attenzione alle problematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro per cui gli sono stati assegnati ruoli di preposto e di coordinatore per le emergenze. La sua professionalità lo ha reso un punto di riferimento per gli interventi più impegnativi e delicati, come è avvenuto sul cantiere per la realizzazione della Skyway Monte Bianco. La sua vita lavorativa si sviluppa dalla carriera operaia a quella impiegatizia a dimostrazione della crescita professionale riconosciutagli dai vertici aziendali fino al pensionamento nel 2022. «Sono in pensione ufficialmente dal primo aprile 2022. - racconta Silvano Dalbard - Sono onorato e non me lo sarei mai aspettato anche perché il mio datore di lavoro ha inoltrato la domanda a mia insaputa. Ora che sono in pensione coltiverò la mia passione per la montagna che ho da sempre, e potrò anche dedicarmi a dei lavori in casa».