Due lupi al Parc Animalier di Introd Legambiente protesta, i titolari replicano
Ha già riscontrato un buon apprezzamento l’apertura alle visite dello spazio di circa 6 mila metri quadrati all’interno del Parc Amimalier di Introd, dove da qualche settimana sono ospitati 2 lupi - un maschio e una femmina, Malà e Abraham, rispettivamente di 6 e 7 anni (foto) - provenienti da un parco faunistico europeo. L’area a loro dedicata è stata inaugurata sabato scorso, 5 novembre, alla presenza di amministratori regionali e locali, del personale del Corpo forestale della Valle d’Aosta e degli uffici regionali competenti in materia di fauna selvatica, oltre al numeroso pubblico che non si è lasciato sfuggire l’occasione di ammirare i 2 lupi, seppure a distanza procedendo lungo la passerella appositamente costruita
L’arrivo dei lupi a Introd non è piaciuto però a Legambiente VdA che nei giorni scorsi si è fatta sentire esprimendo la propria contrarietà al progetto e verso «l’uso distorto di soldi pubblici, che dovrebbero essere prioritariamente rivolti a sostenere il mondo agricolo e che invece vengono usati per progetti che offrono una visione falsata di una fauna, rinchiusa in recinti più o meno ampi, di cui la Valle è naturalmente generosa. Sono stati spesi 100 mila euro di finanziamento pubblico europeo per un discutibile modello educativo. Un finanziamento che passa attraverso il Gruppo di azione locale (Gal) e che ha come scopo la valorizzazione del territorio incentrato sul turismo sostenibile inteso come turismo responsabile che porta ricadute positive sul territorio in termini ambientali, occupazionali e culturali. Dietro imprese quali i parc animalier si nasconde un commercio che ribalta la logica secondo la quale sono mantenuti in cattività animali selvatici che, o per le ferite riportate o per altre disgrazie, non possono essere reimmessi in natura. Nonostante le apparenze e malgrado il loro successo, questi zoo offrono una visuale distorta del benessere animale».
Considerazioni che non sono condivise dai titolari del Parc Animalier. E’ Corrado Brunet - anche a nome dei suoi soci Attilio Fusinaz e Oreste Ollier - a replicare: «Affermazioni di questo tipo, offensive del nostro operato non meritano repliche. Questi 2 animali sono nati e vissuti in cattività. Noi abbiamo chiesto tutte le autorizzazioni necessarie, rilasciate dall’Ufficio regionale fauna selvatica. Ci siamo attenuti non solo alle indicazioni di questo ufficio, anche a quelle dell’Ufficio territoriale Cites, del Corpo forestale della Valle d’Aosta, dell’Usl. L’ospitalità di questi 2 esemplari permetterà alle persone che visitano il nostro parco faunistico di conoscere da vicino anche i lupi, oltre alle diverse specie di animali selvatici già presenti all’interno del Parc Animalier».