Due indagati per l’autista ferito nella cava di marmo a Verrayes

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Sono 2 i nomi iscritti dalla Procura di Aosta sul registro degli indagati per l'incidente sul lavoro in cui era rimasto infortunato Ivan Hérin, l'operaio di 40 anni di Fénis che lunedì 20 marzo scorso era precipitato per circa 40 metri in una cava di marmo verde dorato dell’impresa Chapellu in località Cheran, a Verrayes. Si tratta di Mirko Chapellu e Milena Chapellu - assistiti dall'avvocato Claudio Soro -, amministratori della società, per i quali la Procura di Aosta ha formulato al momento l'ipotesi di reato di lesioni personali colpose con violazione della norme sugli infortuni sul lavoro. L'indagine non è ancora chiusa. Secondo gli accertamenti del Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro-Spresal, la zona da cui Ivan Hérin era precipitato avrebbe dovuto essere protetta con delle barriere alte circa 70 centimetri, come prescritto con un provvedimento che aveva fatto seguito a un sopralluogo del 2020. Non essendo però stati trovati questi sistemi di protezione, il pubblico ministero Francesco Pizzato ha disposto il sequestro preventivo d'urgenza della cava, che poi il Giudice delle indagini preliminari di Aosta ha convalidato. In base a una prima ricostruzione emersa poche ore dopo i fatti, si è trattato di un incidente autonomo.

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