Due eventi per promuovere l’uso della bicicletta e il dono del sangue

Due eventi per promuovere l’uso della bicicletta e il dono del sangue
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Accompagnare i bimbi a scuola in bici è salutare per genitori e figli. Importante è poterlo fare in sicurezza. Fiab Aosta à Vélo, in occasione della settimana dedicata a Bimbimbici 2023, ha organizzato sabato scorso, 13 maggio, al Bar The Place in corso Lancieri d’Aosta, un evento di informazione e condivisione su come usare la bicicletta in sicurezza per gli spostamenti quotidiani.

Matteo Jarre, ingegnere esperto di mobilità sostenibile e piste ciclabili, residente ad Arpuilles dopo anni di lavoro in Germania e Olanda, ha spiegato l’importanza di portare i bambini a scuola in bicicletta e quali soluzioni esistono per farlo. Secondo dati Unicef 2020 gli adolescenti olandesi, che si muovono molto in bici sin da piccoli, sono tra i più felici al mondo e quelli che fanno meno uso di antidepressivi. Inoltre in Olanda il tasso di obesità infantile è tra i più bassi al mondo. Se dagli 8 anni in su i bambini vanno a scuola da soli è un vantaggio anche per i genitori che guadagnano tempo per andare al lavoro e riducono lo stress da traffico delle ore di punta. Da piccoli possono essere accompagnati o con il carrellino posteriore o con la cargo bike che, se a pedalata assistita, consente spostamenti anche sul terreno a saliscendi della regione, e può sostituire la seconda auto di famiglia. L’esperienza personale di Matteo Jarre è l’accompagnamento quotidiano dei figli, anche in inverno, in cargo bike da Arpuilles a Gressan e ritorno.

Alla domanda su come farlo in sicurezza ha risposto Franz Stuffer, tra i soci fondatori di Fiab Aosta à Vélo, con la videoproiezione «Allen tchica pi plan». Franz Stuffer ha spiegato l’importanza di rendere ciclabili le città con le strade a 30 chilometri all’ora: «L’impatto di una macchina con un pedone o un ciclista a bassa velocità non è quasi mai mortale, mentre già a 50 chilometri orari l’urto provoca ferite gravi o mortali. È la stessa differenza tra cadere dal primo o dal terzo piano di una casa. Considerato poi che più del 75 per cento degli incidenti stradali avviene sulle strade urbane, l’obiettivo è rendere le città ciclabili, non solo con piste dedicate ai ciclisti ma anche con le strade a 30 all’ora, sull’esempio di Parigi, Bologna e Milano e con le strade scolastiche, cioè chiuse al traffico automobilistico nelle ore di ingresso e uscita da scuola».

All’iniziativa è intervenuto l’assessore ai Lavori pubblici e alla Gestione del territorio del Comune di Aosta Corrado Cometto che ha illustrato come il piano cittadino delle piste ciclabili potrà agevolare l’uso delle bicicletta anche per l’accompagnamento dei bimbi a scuola.

“Salta in sella al dono”

Il giorno dopo, domenica 14, ha ottenuto un grande successo di partecipazione la pedalata “Salta in sella al dono” organizzata da Fiab Aosta à Vélo e Fidas Valle d’Aosta.

L’iniziativa ha suggellato il protocollo d’intesa recentemente firmato dalle 2 associazioni, con l’intento di promuovere il dono del sangue e stili di vita sani, oltre che a rilanciare il tema della mobilità sostenibile.

Alla pedalata hanno preso parte una quarantina di ciclisti, tra grandi e piccoli. Tra di essi anche Elisa Charrère, giovane recentemente sottoposta a trapianto di cuore. Il dono da lei ricevuto le consente adesso una vita normale, tanto che ha pedalato con il gruppo andata e ritorno da Aosta a Fénis.

La manifestazione è servita a rilanciare il progetto “La bici della libertà” ideato da Alessandro Delfino e sostenuto dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, Fiab Aosta à Vélo e Fidas Valle d’Aosta. L’iniziativa sta andando avanti e la raccolta fondi è tuttora in corso. Al momento sono a disposizione un tandem motorizzato e una bibici senza motore, donati durante la raccolta fondi, e sono in corso trattative per l’acquisto di un altro tandem a pedalata assistita. Questi mezzi sono destinati a svolgere attività motoria con ipovedenti e altre persone con disabilità compatibili con l’uso del tandem.

Al termine del percorso, i ciclisti sono stati accolti da Ennio Cerise, vicesindaco del Comune di Fénis che ha patrocinato l’evento. La mattinata si è conclusa con una visita all’area Tsante de Bouva e con il pranzo all’Albergo etico di Fénis. Il responsabile della struttura, Francesco De Girolamo, ha illustrato le finalità dell’hotel che, senza scopo di lucro, si adopera per integrare e far crescere professionalmente ragazzi con diverse forme di disabilità, in un reale contesto lavorativo, affiancati da professionisti del settore. Il pranzo ottimo e in perfetta sintonia con lo spirito e le finalità della giornata ha permesso a tutti di riprendere le forze per il ritorno.

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