Dove vanno i soldi del Fondo per lo sviluppo delle montagne: telemedicina nelle farmacie, valorizzazione del Grand-Combin e scuole di montagna

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Sono stati approvati dalla Giunta regionale i criteri per l’individuazione degli interventi da finanziare sul territorio regionale con le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane-Fosmit. La deliberazione della Giunta discende dal Decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie di ripartizione del Fosmit annualità 2022, pubblicato lo scorso 3 agosto che definisce la ripartizione delle risorse per singole regioni e la modalità di impiego delle stesse e assegna alla Valle d’Aosta 1 milione 677.639 euro.

Secondo i criteri approvati sono stati individuati 3 interventi da realizzare nei prossimi 36 mesi.

«I 3 interventi individuati - sottolinea l’assessore Luciano Caveri - rispondono pienamente alle necessità dei nostri territori montani, così come previsto dalle finalità del decreto, di promozione dell’accessibilità alle infrastrutture digitali, di rafforzamento dei servizi essenziali, in particolare socio-sanitari e dell’istruzione, e di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico dei territori, e contribuiscono al contrasto allo spopolamento che è ormai uno dei problemi principali della nostra Regione».

Il primo intervento è volto alla creazione di una rete tra le scuole di montagna, anche mediante il potenziamento della strumentazione digitale ed informatica ed una formazione didattica efficace e funzionale alla valorizzazione delle piccole scuole e delle pluriclassi.

Il secondo per contrastare le diseguaglianze di salute di chi vive in zone periferiche, mediante il potenziamento dell’utilizzo della telemedicina presso le farmacie che hanno sede nelle zone più periferiche del territorio regionale, il miglioramento della qualità e dell’adeguatezza, sia strutturale che tecnologica, delle sedi sanitarie decentrate e il miglioramento delle condizioni di lavoro e della strumentazione a disposizione degli operatori sanitari, riqualificandone le competenze.

Infine, il terzo intervento, è volto a incentivare la fruizione sostenibile e la valorizzazione turistica del comprensorio del Grand-Combin e della Valpelline, anche mediante interventi infrastrutturali e di promozione del territorio anche in considerazione del fatto che a oggi non esistono territori organizzati per lo scialpinismo.

Quest’ultimo progetto capitalizza l’esperienza e i risultati del progetto di cooperazione Interreg Italia-Svizzera 2014-2020 SKIALP@GSB, recentemente concluso.

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