Dopo un inverno da record, Pasqua senza tutto esaurito Albergatori comunque ottimisti in vista dei tanti ponti

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E’ una settimana di Pasqua caratterizzata da una situazione disomogenea in Valle d’Aosta. Se da un lato le località turistiche in quota, dove c’è ancora neve, sono tuttora gettonate dagli sciatori, nel fondovalle le richieste procedono un po’ più a rilento, a partire da Aosta.

Pasqua è il primo vero appuntamento con i ponti primaverili, particolarmente amati dagli italiani: si calcola che in questi giorni saranno circa 12 milioni in viaggio generando un giro di affari di oltre 6 miliardi.

Nella scelta della destinazione in cima alla lista c’è proprio l’Italia scelta dal 95,6 per cento di chi si muoverà in questo periodo. Non più all’assalto di mete estere dunque (scelta che riguarda solo un 4,4 per cento di chi si mette in viaggio), piuttosto ricerca di relax e divertimento in località facilmente raggiungibili, preferibilmente a bordo della propria auto (75,8 per cento), se possibile all’interno della propria regione o in regioni vicine alla propria residenza.

«L’impressione è che il periodo di Pasqua in alcune località della nostra regione soffra un po’ di stanchezza, situazione che si verifica solitamente quando la festività cade nel mese di aprile. - commenta Luigi Fosson presidente dell’Adava - Nel fondovalle c’è un po’ movimento in questi giorni, però la sensazione è che, dopo mesi eccezionali, soprattutto quello di gennaio, ci sia più voglia ora di recarsi nelle località di mare, dove le temperature sono miti. Eccezione naturalmente è Breuil-Cervinia, dove si scia ancora benissimo e le richieste sono alte. L’altra considerazione da fare, è che la stagione invernale probabilmente si sta accorciando. Così dopo mesi intensi come gennaio e febbraio, già a marzo si è riscontrato un po’ di calo che sta continuando nel mese di aprile».

«Al momento la situazione è discreta, ma non siamo al tutto esaurito, anche se nelle ultime ore si sta muovendo qualcosa in più. - conferma Jeannette Bondaz, referente Adava per Aosta - Speriamo che arrivi ancora qualche prenotazione. Le presenze riguardano principalmente italiani e svizzeri, e la permanenza media è di una o due notti».

«Le prenotazioni stanno andando ancora meglio degli anni scorsi - afferma Claudio Coriasco general manager del Montana Lodge di La Thuile - e chiuderemo la stagione invernale lunedì 10 aprile con un risultato veramente notevole. Si era verificato un piccolo calo nelle scorse settimane, ma le ultime, abbondanti, nevicate hanno fatto sì che riprendessero le richieste. La gente ha ancora voglia di neve e ha premiato la nostra struttura, probabilmente anche per l’elevato standard dei servizi offerti. Numerosi gli stranieri che giungono anche in auto dal Regno Unito. E abbiamo già molte richieste per la riapertura di giugno».

Situazione buona anche a Courmayeur dove Alessandra Garin dell’ Auberge de La Maison di Entrèves commenta: «In realtà il flusso di turisti non si è mai interrotto. Possiamo affermare che l’interesse per la montagna quest’anno è stato veramente altissimo. Per la Pasqua in particolare, notiamo che di anno in anno, la gente viene nella nostra località per la Foire de Paquerette, sempre più apprezzata dai visitatori».

Una Pasqua atipica a Cogne, però sono ottime le previsioni per i prossimi ponti primaverili, del 25 aprile e del 1° maggio. «Dopo un inverno decisamente buono, con una neve che ha resistito a lungo, in questi giorni le strutture nella nostra località non saranno al completo. - dichiara Pietro Imbimbo Roullet del Bellevue di Cogne e referente Adava per la località - La notizia positiva è comunque quella che nei mesi scorsi è ripreso quel trend positivo iniziato nel 2019, prima del Covid, e la grande novità è appunto quella che stanno ricominciando i ponti primaverile, complici le date del calendario che quest’anno cadono particolarmente bene. Una situazione molto interessante».

Dopo un mese di marzo in calo (con un’occupazione al 30 per cento) le vacanze di Pasqua a Gressoney-La-Trinité saranno ad appannaggio di famiglie belghe. «Da alcuni anni un tour operator del nord Europa organizza le vacanze di Pasqua nella nostra località, quindi quasi tutte le strutture alberghiere saranno al completo fino al 9 aprile. - riferisce Daniele Valverde referente Adava di Gressoney - La neve sulle piste è ancora buona e gli impianti saranno aperti fino al 16 aprile, quindi molte strutture saranno ancora aperte fino a quella data».

«Fino a qualche giorno fa le richieste erano buone, ora però stanno arrivando diverse disdette per le brutte previsione meteo del fine settimana - sostiene Carlo Motto Ros referente Adava della zona di Saint-Vincent - Purtroppo quello delle cancellazioni sotto data è un inconveniente che si verifica sempre più spesso. Abbiamo già anche diverse richieste per il lungo ponte di martedì 25 aprile».

Intanto sono stati diffusi i dati relativi al mese di gennaio, che si confermano particolarmente positivi con un più 30 per cento circa di arrivi e presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando però la pandemia limitava ancora gli spostamenti, soprattutto extra Ue. I dati - 127mila arrivi e 407mila presenze - sono in linea con il gennaio 2020, stagione destinata a numeri da record, poi interrottasi bruscamente a marzo con il lockdown. Gennaio, così come il mese di dicembre, conferma il ritorno dei turisti stranieri in Valle d’Aosta: 38mila arrivi (più 56 per cento rispetto al 2022) e 168mila presenze (più 43 per cento rispetto al 2022). Il primo mese dell’anno parla però ancora italiano. Gli arrivi di turisti italiani, più del doppio rispetto a quelli di turisti stranieri (88mila), e le presenze (239mila) superano quelli del gennaio 2020. Fra i turisti stranieri spiccano ancora le massicce presenze del Regno Unito, 56.880 (erano 67.681 nel gennaio 2020). Bene anche svedesi (11.999 presenze) e danesi (6.684). Tra i comprensori è ancora quello del Monte Bianco ad attirare il maggior numero di turisti, soprattutto italiani (69.983 presenze contro le 47.719 straniere), seguito dal Monte Cervino, preferito dagli stranieri (65.688 straniere contro le 34.440 italiane) e dal Monte Rosa (41.970 presenze italiane e 22.575 straniere). Numeri in crescita anche per Aosta e dintorni (44.214 presenze italiane e 17.888 straniere).

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