Dopo trent’anni, il trenino di Cogne va all’asta per trentamila euro
Realizzato negli anni Ottanta con un investimento della Regione di 30 milioni di euro, il trenino di Cogne, che doveva collegare la località con Pila, non è mai entrato in funzione. Problemi di sicurezza, diverse defezioni progettuali, e l'utilizzo di materiale non idoneo lo hanno reso di fatto inutilizzabile. Dopo 2 procedure d'asta andate deserte, in cui si è passati da una base di 630 mila euro ad una di 110 mila euro, la Regione ha rimesso in vendita carrozze e locomotori al modico prezzo di 30 mila euro, ma cosa ne sarà dei binari e delle gallerie? La questione è stata tirata in ballo in Consiglio Valle dal consigliere della Lega Christian Ganis.
«Si tratta di mezzi con caratteristiche molto particolari, difficilmente riutilizzabili e la Regione non ha alcun interesse nel mantenerli - spiega il presidente della Regione Erik Lavevaz - quindi non possiamo fare altro che continuare ad abbassare il prezzo». Diverse le sorti delle infrastrutture che caratterizzano il percorso della tramvia: «L'idea - aggiunge Erik Lavevaz - è di riconvertire le gallerie Drinc e Charemoz in canali tecnologici per la collocazione di sottoservizi, mentre si intende riconvertire il sedime ferroviario lato Gressan in un collegamento stradale con il villaggio di Plan-Praz mentre quello lato Cogne in una pista ciclabile che colleghi Cogne con Epinel». La stazione di Cogne invece dal 2019 ospita la sede dei Carabinieri.