Dopo le medaglie olimpiche, tutti pazzi per il curling Però a Courmayeur pista chiusa e zero richieste
Si trova al Forum Sport Center di Courmayeur una tra le piste di curling più belle d’Italia. Citata in tutti i servizi dedicati a questa disciplina alla quale si sono appassionati in tanti dopo le medaglie vinte alle recenti Olimpiadi di Pechino. Tutti pazzi per il curling dunque, peccato che la pista di Courmayeur non la usa nessuno da due anni. «Lo scarso utilizzo è dovuto al fatto che in Valle d’Aosta non c’è la cultura del curling, e quindi nessuno ci gioca» commenta il sindaco di Courmayeur Roberto Rota. «Del curling siamo tutti pazzi solo quando vinciamo alle Olimpiadi, poi bisogna fare i conti con il fatto che a pochissimi interessa praticare questo sport, non è conosciuto e praticato come le bocce per esempio».
Dello stesso avviso la responsabile del Centro Servizi Courmayeur (che gestisce il palaghiaccio) Raffaella Scalise: «A differenza della pista di pattinaggio usata da molti turisti e residenti, con il curling non riusciamo ad avere questo flusso, e non riceviamo alcuna richiesta né agonistica né amatoriale. Prima dell’emergenza Covid veniva utilizzata ogni tanto in occasione di convention aziendali». Raffaella Scalise spiega inoltre che per la pista di curling è necessario un ghiaccio particolare. «Per allenarsi ad alti livelli serve un tipo di ghiaccio diverso da quello del pattinaggio. Non abbiamo l’attrezzatura per farlo, quindi la struttura non è predisposta. Allora anche se si presentassero degli agonisti di curling, qui non potrebbero allenarsi. Speriamo che ora con la ripresa del turismo aziendale la pista si possa riutilizzare come prima del Covid, quando veniva prenotata dalle aziende».
Insomma, l’impianto ha sicuramente conosciuto tempi migliori. Roberto Maino, tra i promotori del wheelchair curling (il curling su sedia a rotelle), disciplina paralimpica, racconta: «Il wheelchair curling nasce in Italia nel 1999 su iniziativa di Franco Zumhfoen - allora consigliere federale degli sport del ghiaccio -, di Mauro Maino, Fabrizio Teppex e mia. Siamo stati i primi allenatori, con Andrea Tabanelli e Egidio Marchese come atleti. Quella di Courmayeur è stata la prima pista stabile in Italia - continua Roberto Maino - e ora è purtroppo in fase di stallo per il poco interessamento da parte del gestore del ghiaccio di Courmayeur e per il continuo manifestarsi di problemi».
Roberto Maino racconta la storia del curling su sedia a rotelle in Valle d’Aosta: «Quello dei giochi paralimpici di Torino 2006 fu un periodo molto attivo per la promozione di questa attività. In poco tempo si arrivò ad organizzare un vero e proprio campionato italiano con la partecipazione di ben 12 squadre. La disciplina ha continuato ad evolvere nella tecnica e nella strategia - continua Roberto Maino - e la Nazionale ha sempre avuto dei rappresentanti valdostani, tutti tesserati Disval, sia atleti che tecnici. Fino alle Paralimpiadi di Vancouver 2010 con gli Azzurri vi erano Tabanelli e Marchese, più altri atleti veneti e trentini, allenati dal coach Mauro Maino. Attualmente la società valdostana che si occupa di wheelchair curling è solamente la Disval, però la pista di Courmayeur purtroppo rimane chiusa. L'ultimo problema è una perdita dell'impianto di raffreddamento in una zona lontana dalla pista del curling. Il problema è stato risolto, però la parte dedicata alla nostra specialità resta inutilizzabile obbligando tutti i praticanti a lunghe trasferte fino a Pinerolo per fare allenamento. In vista delle prossime Olimpiadi il polo di Courmayeur potrebbe essere sfruttato come sede di allenamento e di ritiro per le squadre nazionali. Oggi però non si riescono a risolvere i problemi e continuiamo ad allenarci a Pinerolo. Siamo arrivati ad avere 20 praticanti con un team maschile e uno femminile, ora abbiamo molte richieste per provare a giocare ma purtroppo non esiste la struttura per soddisfarle». Egidio Marchese, presidente della Disval, rincara la dose: «Fino a due anni fa eravamo gli unici ad usarla, con tre squadre iscritte al campionato italiano di curling in carrozzina: la Disval VdA, la Disval Aosta e la Disval Asd. Ora siamo costretti ad andare ad allenarci a Pinerolo, abbiamo preso parte a diversi incontri con il Comune di Courmayeur ma non riscontriamo interesse nel rimettere a posto la pista».