Dopo la ristrutturazione Casa Cuaz è tornata all’antico splendore
Il Natale aostano ha regalato alla comunità una bella novità in piazza Emile Chanoux. Da alcuni giorni proprio di fronte all’appariscente albero illuminato sono stati smontati i ponteggi e la conseguente schermatura che circondavano l’antica casa dei nobili Nicole de Bard, da un secolo proprietà della famiglia Cuaz, che si trova all’angolo con avenue Conseil des Commis e che ospita lo storico Café du Centre.
Il risultato è certamente molto appagante, pur essendo i lavori non ancora completati. Manca infatti tutta la parte bassa del bugnato e pure si è in attesa dell’eliminazione dei fili elettrici ancora appesi, ma in ogni caso la nostra piazza Chanoux si è riappropriata con gusto di uno dei suoi fabbricati “simbolo”, considerato che nelle sue stanze, negli ultimi anni del diciottesimo secolo, soggiornò l’ufficiale savoiardo Xavier De Maistre, che durante il soggiorno aostano concepì il racconto “Le lepreux de la cité d’Aoste”, pubblicato nel 1811 e diventato un classico della letteratura romantica.
Durante l’intervento sono emerse le testimonianze dell’evoluzione della casa, a cominciare dai resti delle aperture più antiche, delle finestre gotiche con le cornici in travertino, e dagli intonaci medievali. “I colori riproposti in facciata - spiega la restauratrice Novella Cuaz - sono quelli risalenti ai primi anni del Novecento, individuati attraverso le stratigrafie. Per la tipologia delle decorazioni invece abbiamo ripreso le immagini delle fotografie storiche della piazza. La particolarità dei lavori è che si tratta di una ristrutturazione e non di un restauro, visto che l’intonaco deteriorato è stato asportato e che si è proceduto ad una nuova intonacatura a calce come avveniva all’epoca. Quindi la decorazione a calce è stata realizzata sull’intonaco in fase di asciugatura.”
Il risultato è ora davanti agli occhi degli aostani e dei turisti e sicuramente piacerà questo angolo centrale della nostra piazza principale che ha recuperato bellezza e dignità. Le fonti storiche citano la proprietà dei Nicole de Bard, nobilitati nel 1744 e probabilmente committenti del rifacimento del fabbricato, e soprattutto ricordano il soggiorno di Xavier de Maistre, iniziato nel 1793 e proseguito con periodi alterni sino al 1799, rammentato ùda una targa murata sull’angolo di avenue Conseil des Commis. Alle spalle della casa si estendeva un vasto verger che arrivava al Collège Saint Bénin, dal quale De Maistre raggiungeva la Torre del Lebbroso dove ebbe modo di conoscere il personaggio del suo libro più famoso. Il fabbricato negli anni Venti dell’Ottocento passò ai De Coularé de la Fontaine, che circa un secolo dopo lo cedettero alla famiglia Cuaz, attuale proprietaria.