Dopo la pandemia crescono i disturbi alimentari “Sempre più alta la percentuale di giovanissimi”
«Stiamo assistendo a un significativo aumento delle richieste di aiuto per i disturbi del comportamento alimentare e a un importante abbassamento dell’età di insorgenza». A lanciare l’allarme è Lorella Champrétavy, psicoterapeuta e coordinatrice dell'Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Usl della Valle d’Aosta in occasione della 12esima Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, che si svolge ogni 15 marzo. «Nel 2022, tra i nuovi utenti che hanno iniziato un percorso di cura, il 18 per cento aveva meno di 14 anni e il 44,3 per cento ne aveva meno di 18. - prosegue la dottoressa Lorella Champrétavy - Per quanto riguarda i più giovani, la quota è praticamente triplicata negli ultimi anni. Tra il 2015 e il 2019 la percentuale media di pazienti con meno di 14 anni che accedevano al Servizio era dello 6,5 per cento. Questo aumento di pazienti giovanissimi, in età pediatrica, implica una riorganizzazione dei servizi e un cambiamento anche dell’approccio terapeutico perché diventa fondamentale un coinvolgimento sempre maggiore delle famiglie nel percorso di cura».
Il centro pe ril Disturbi del Comportamento Alimentare si trova al piano -1 della sede dell’Usl di via Guido Rey, ad Aosta, e si può contattare direttamente la segreteria tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 15 al numero telefonico 0165 544692 per ricevere informazioni o prenotare una prima visita o ancora scrivendo una email a centro.dca@ausl.vda.it. Il percorso di cura prevede progetti individualizzati condivisi dall’équipe e dal paziente, con psicoterapia individuale e familiare, visite psichiatriche, riabilitazione nutrizionale dietistica e consulenze mediche.
«Più la diagnosi avviene precocemente e più vengono avviati in modo tempestivo i percorsi di cura e migliore è la prognosi. - prosegue Lorella Champrétavy - I campanelli di allarme a cui i genitori devono prestare attenzione sono diversi e non sempre facili da pesare, primo tra tutti un cambio improvviso nelle abitudini alimentari, un calo improvviso di peso, la scomparsa del ciclo mestruale, la preoccupazione per il proprio peso o per le forme corporee, la tendenza a ricorrere in modo ossessivo alla bilancia o il guardarsi continuamente allo specchio. Qualora un genitore avesse dei dubbi noi siamo disponibili a un confronto».
«Sulle cause dell’abbassamento dell’età di insorgenza, la pandemia Covid ha sicuramente influito. - dice ancora la dottoressa Champrétavy - I lockdown, l’isolamento, la paura generata da un cambiamento inaspettato e radicale hanno dato un’ulteriore spinta a un fenomeno in crescita ormai da qualche anno». Ma anche i canali social possono risultare pericolosi. «Alcuni utenti - precisa - riferiscono che proprio su questi canali hanno avuto i primi contatti con questioni come il conteggio delle calorie o la dieta arrivando poi a derive non salutari e ossessive».
I dati aggiornati al 6 marzo 2023 mostrano che in totale i pazienti in carico al Centro Dca di Aosta sono 93, soprattutto femmine (95,7 per cento).
Per quanto riguarda i numeri di nuovi ingressi, negli ultimi 2 anni si è registrato un aumento medio del 50 per cento rispetto alla media degli anni precedenti alla pandemia, con un picco nel 2021 (87 nuovi utenti in un solo anno, il 75 per cento rispetto agli anni pre pandemia). L’anno scorso i nuovi ingressi sono stati 61. La media di nuovi utenti che accedevano al Servizio negli ultimi 5 anni (2015-2019) era di 49 pazienti all'anno.
Rispetto alla tipologia di disturbi alimentari, il 31,2 per cento dei pazienti attualmente in carico presenta una diagnosi di anoressia nervosa, il 15,1 per cento di bulimia nervosa e il 17,2 per cento di disturbo da alimentazione incontrollata.