Dopo la fiducia al premier Conte: «Ora impegni per le società degli impianti a fune e per la Cva»

Dopo la fiducia al premier Conte: «Ora impegni per le società degli impianti a fune e per la Cva»
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«Questo passaggio parlamentare è stato l'occasione per rilanciare di nuovo una collaborazione con il Governo sia da parte mia che della Regione Valle d'Aosta, collaborazione che negli ultimi tempi si era molto raffreddata». Così il senatore dell'Union Valdôtaine Albert Lanièce spiega il voto di fiducia al Governo Conte. Voto particolarmente pesante, considerati i numeri risicatissimi (156 sì contro 140 no e 16 astensioni) grazie ai quali il Premier nella serata di martedì scorso, 19 gennaio, ha ottenuto il via libera da parte del Senato.

L’appoggio di Lanièce al Governo ha ottenuto subito un «riconoscimento». Nel pomeriggio di mercoledì 20 il Senatore ha incontrato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. «Un confronto diretto per fare avere un aiuto all’economia valdostana. - riferisce Albert Lanièce - Da parte del Ministro ho avuto la disponibilità a trovare una soluzione concreta per prevedere, nei prossimi provvedimenti, l’esclusione delle società di impianti a fune a partecipazione pubblica e della Cva dai vincoli della legge Madia. Dobbiamo fare quanto ci è possibile per preservare queste aziende dal deficit, perché questo determinerebbe dei vincoli pesantissimi alla loro ripresa economica. E’ stata anche l’occasione per rimarcare l’importanza della nostra Casa da gioco di Saint-Vincent: un pezzo importante della nostra economia, nell’ambito delle iniziative che sono previste per far ripartire il Paese.

Ho chiesto inoltre che, nel prossimo Decreto Ristori, ci sia un’attenzione particolare alla realtà di montagna, con iniziative mirate a tutte le nostre realtà d’impresa».

«Sarebbe stato facile da parte mia votare contro o astenermi nel voto di fiducia raccogliendo la rabbia della popolazione in questo momento, - prosegue il parlamentare valdostano - però sarebbe stato stupido e irresponsabile andare contro il Governo e rimanere con un pugno di mosche in mano, rinunciando a un concreto aiuto alla realtà economica valdostana».

In particolare per ciò che concerne le richieste riguardanti la Cva, «Si tratterebbe di consentirle di muoversi sul mercato per gestire il suo potenziale economico e finanziario; ora questa società è un gigante imbrigliato con grosse corde che non le consentono di muoversi» spiega il Senatore.

Il ritiro dell’impugnativa

A pesare sulla decisione del senatore valdostano, anche l’annuncio del ministro agli Affari regionali Francesco Boccia di voler proporre al Consiglio dei Ministri il ritiro dell’impugnativa della legge regionale sulle riaperture - (la cosiddetta “anti Dpcm”) - al momento sospesa dalla Consulta.

Nel suo intervento - nel pomeriggio di martedì 19 gennaio - il senatore Albert Lanièce aveva condizionato il suo voto di fiducia al premier Giuseppe Conte alla «Volontà del governo di accettare le nostre richieste in un nuovo e autentico spirito di collaborazione e rispetto reciproco».

Le polemiche

Sulle parole del senatore valdostano era intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini. «Il senatore valdostano del Gruppo per le Autonomie dice che il governo non conosce e non ascolta la Valle d’Aosta, fa ricorso contro leggi regionali a favore della montagna e anche sui trasporti e sui problemi della Valle questo governo non ha fatto niente. - ha sottolineato Matteo Salvini - Dopo un anno, dice il Senatore, la mia fiducia si è incrinata. E quindi… vota a favore di Conte!?! Lo spieghi ai lavoratori e ai cittadini valdostani, cosa non si fa per salvare la poltrona».

«Il Governo Conte ha ottenuto la fiducia al Senato. - scrive, in una nota, la Lega Valle d'Aosta in merito al voto di fiducia - Sorprende il voto favorevole del senatore Albert Lanièce. Il Governo Conte bis ha dimostrato, sin dal suo esordio, di non avere a cuore i problemi dei cittadini che abitano la montagna. Ne sono ulteriore riprova il continuo rinvio della data di riapertura degli impianti sciistici senza alcuna certezza rispetto ai ristori per chi vive di turismo invernale».

«Indipendentemente dall'esito del voto al Senato lo Zelig valdostano Lanièce ha calato la maschera e, con lui, tutti i partiti autonomisti cercando di mantenere in piedi, peraltro in cambio di niente di concreto, Conte e un governo dichiaratamente ostile alla Valle d’Aosta, ai suoi imprenditori e ai loro dipendenti». E' quanto si legge in un post su Facebook di Fratelli d'Italia in merito al voto di fiducia in Senato al Governo Conte.

Erik Lavevaz fiducioso

«Speriamo che l'annuncio del ministro Boccia possa essere il primo passo di una collaborazione fattiva: dobbiamo costruire un dialogo che l'impugnativa aveva complicato». Così il presidente della Regione Erik Lavevaz commenta l'impegno del Governo a ritirare l'impugnativa difronte alla Corte costituzionale riguardante la legge valdostana sulle aperture, la «anti Dpcm». «Dal nostro punto di vista, ribadiamo che le iniziative valdostane non sono mai state provocatorie, - aggiunge Erik Lavevaz - ma costruite sulla necessità di adeguare la gestione dell'emergenza alla specificità del nostro territorio mantenendo la centralità delle indicazioni dei sanitari».

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