Dopo due anni torna la Festa dei Calabresi
Dopo 2 anni di sosta forzata dovuta alla pandemia di Coronavirus, tornerà quest’estate l'appuntamento con la Festa dei Santi Giorgio e Giacomo, la cosiddetta Festa dei Calabresi. «Sarebbe la 30esima se non ci fosse stato lo stop - commenta il patron della kermesse Giuseppe Tropiano - pertanto ripartiremo alla grande con la numero 28, e io sono molto ottimista». Il programma ormai è quasi pronto e il Comitato organizzatore ha pensato in grande inserendo alcune novità, la prima delle quali - precisa Giuseppe Tropiano - «Sarà la grande partecipazione alle serate di artisti valdostani, questo per ribadire una volta in più che la Festa non è solo dei calabresi ma di tutta la Valle d'Aosta. Quest’anno sono molto emozionato perché questa è l’edizione e quindi è quasi come fosse la prima volta». La macchina organizzativa, rodata nel tempo, ormai è in moto da diversi giorni. Sono infatti già stati predisposti i lavori per la posa dei padiglioni, contattati artisti e collaboratori e la parte burocratica è a buon punto, «Anche se quella è la più impegnativa con tutti i permessi da chiedere e ottenere» ammette Giuseppe Tropiano. La cucina calabrese sarà come sempre il punto focale dell’ intero evento con i suoi piatti tipici, primo tra i quali il sempre apprezzato stoccafisso - grazie agli storici chef Marco Montanari e Angelo Tropiano -, così come la gara di Tarantella, il torneo di calcio, i pomeriggi danzanti per anziani, le giostre per bambini e le attrazioni per gli adulti, la lotteria ed infine, i sempre apprezzati fuochi d'artificio a chiusura della kermesse, con tanto di Santa Messa e processione che come sempre partirà dalla chiesa di Saint- Martin-de-Corléans. Altra novità, quest'anno sarà l'apertura della manifestazione fissata per venerdì 15 luglio, ovvero con 5 giorni di anticipo rispetto alle precedenti edizioni, che terminerà domenica 31 luglio, con 17 giorni di festa anziché i 15 tradizionali. Un prolungamento, afferma Giuseppe Tropiano, «Dovuto alle richieste di molti operatori turistici e che noi abbiamo accontentato con piacere, visto il forte interesse che c'è anche fuori Valle per questo appuntamento». Ritornerà, perciò, la sana allegria della Festa dei Santi Giorgio e Giacomo, con un pensiero però e senza dimenticare «Tutti quei valdostani che purtroppo non ce l'hanno fatta a causa della pandemia» conclude Pino Tropiano.