Donnas, lite sui dossi stradali “Posizionati in modo errato”
«Sposteremo il dosso che era stato posizionato sotto il sottopasso autostradale. Gli altri sono perfettamente in regola e sono stati collocati dopo una precisa relazione dell’Ufficio tecnico e della Polizia locale». Così il sindaco di Donnas Amedeo Follioley replica alle accuse mosse dalla minoranza - e alle proteste di alcuni residenti - in merito ai dossi stradali installati da alcune settimane per limitare la velocità in determinate zone del territorio comunale, in particolare in via Janin, strada delle Cascine, via Crestellaz, via Clapey, via Rossignod e via Ronc de Vaccaz. La minoranza - pur sottolineando come prioritario il tema della sicurezza stradale - non ha risparmiato le critiche nella seduta consiliare di venerdì scorso, 2 febbraio. «Sono stati disseminati dei dossi con pendenze “himalayane” - incalza Fabio Marra - e in alcuni casi, a causa del loro errato posizionamento, nelle zone prive di marciapiede o dove invadono anche la ciclabile, sono diventati dei veri e propri ostacoli, una barriera architettonica per chi viaggia in carrozzina e che, nei casi peggiori, rischia di far cadere chi va in bicicletta». «C’è chi è contro e chi è a favore, sta di fatto che i dossi sono l’unico sistema per ridurre la velocità delle auto. - replica il sindaco Amedeo Follioley - Abbiamo tra l’altro acquistato quelli prefabbricati modulari, che sono semplici da spostare in caso di necessità e perfettamente a norma».
Statuto comunale, respinti gli emendamenti della minoranzaCon il voto della sola maggioranza, è stato definitivamente approvato lo statuto comunale. Respinti i sessantacinque emendamenti presentati dall’opposizione. Si chiude così un iter che era già stato avviato a settembre, con una prima votazione, che ora si è dovuta ripetere perché nel primo caso non era stato raggiunto il numero legale. «I nostri emendamenti erano finalizzati ad aumentare l’espressione democratica, - rimarca Fabio Marra - chiedendo innanzitutto di ripristinare l'articolo secondo il quale è dovere del Comune dare piena attuazione alla partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche ed amministrative del Comune. E inoltre, tra le altre cose, di rendere obbligatorie le commissioni consiliari, di istituire l'assemblea cittadina aperta con funzioni non solamente consultive ma anche propositive, di introdurre il dibattito pubblico e il “question time” in Consiglio Valle». «Eravamo disponibili a convocare una commissione per discutere di questi emendamenti ma la minoranza voleva avere in essa due consiglieri, anziché uno, come espressamente previsto dal regolamento. - sottolinea il sindaco Amedeo Follioley - Non abbiamo trovato la quadra, quindi siamo andati avanti così. Si badi che l’approvazione dello statuto non era nel nostro programma e che la modifica riguarda solo degli adattamenti alla normativa vigente. Ritengo che ci siano problemi più importanti». «Il regolamento indica un consigliere di minoranza ma è da intendersi come numero minimo. - contesta Fabio Marra - Eravamo aperti ad avere in commissione quanti più consiglieri possibile perché il dibattito fosse allargato e democratico». «Le regole sono regole e non si possono rispettare solo quando fa comodo» taglia corto Amedeo Follioley.