Don Roberto Favre, ultima Messa da Parroco “Che emozione quell’incontro con il Papa”

Don Roberto Favre, ultima Messa da Parroco “Che emozione quell’incontro con il Papa”
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In occasione della festa patronale di San Martino - domani, domenica 13 novembre - don Roberto Favre, che ha compiuto 80 anni nello scorso mese di marzo, celebrerà la sua ultima Messa e, dopo 45 anni, lascerà la guida della parrocchia di Antagnod. Lo sostituirà il parroco di Champoluc don Fabrizio Balestra, che avrà la responsabilità della nuova unità parrocchiale Champoluc - Antagnod. Don Roberto Favre rimarrà a vivere ad Antagnod e darà una mano a don Balestra per la celebrazione delle Messe o per altre necessità.

Roberto Favre è nato il 25 marzo del 1942 a Champoluc, dove ha frequentato le scuole elementari a Champoluc; dalle medie in poi ha studiato al seminario di Aosta dove, il 25 giugno 1967, è stato ordinato sacerdote. Come primo incarico, nel 1967, è stato per un anno viceparroco a Châtillon, seguito da un anno a Sant’Orso ad Aosta e da un anno, sempre come vice, a Saint-Vincent. Dal 1970 al 1977 è stato parroco a Saint-Oyen e a Saint-Rhémy-en-Bosses. Infine, nel 1977 è tornato nella sua Val d’Ayas approdando alla parrocchia di Antagnod, subentrando a don Alessio Letey, che l’aveva guidata per più di 30 anni dal 1946 al 1977.

«Ho trovato una parrocchia importante e impegnativa, ed era la prima volta che mi capitava, ma i parrocchiani mi hanno aiutato molto, così come le numerose catechiste che si sono avvicendate, il consiglio pastorale e il consiglio per gli affari economici per la gestione economica» commenta don Roberto Favre.

Dopo alcuni anni, per esempio, si è ideata e avviata la Festa della Riconoscenza, che serviva a unire i giovani e gli anziani e che è proseguita dal 1981 a oggi per 40 anni. Dopo l’interruzione per il Covid, nel 2022 si è svolta la 40esima edizione. «Dal 1987 - spiega don Roberto Favre - il consiglio pastorale ha contribuito a organizzare le feste patronali nei vari villaggi, sempre molto sentite, la festa di Barmasc l’ultima domenica di giugno, durante la quale, dopo la Messa all’aperto, le famiglie si fermavano per il pranzo condiviso nella pineta, le feste per i matrimoni e per gli anniversari, gli eventi della Settimana Santa. Infine, i rappresentanti del consiglio pastorale organizzavano, ogni 10 anni, le missioni parrocchiali. Siamo stati collegati con il Madagascar mandando molte offerte per realizzare una scuola e delle villette nel villaggio La Carriere».

Si facevano ogni anno anche la gita parrocchiale, in primavera, la gita dei cantori e quella dei chierichetti.

«Un evento straordinario è stata la Messa di Papa Giovanni Paolo II il 19 luglio 1990 nel pianoro di Barmasc, a cui hanno assistito oltre 10mila fedeli. - ricorda con un entusiasmo ancora vivo don Roberto Favre - Era in vacanza alla Casa dei Salesiani a Introd e ogni anno andava a celebrare la Messa in luoghi diversi».

Tra le altre opere promosse da don Roberto Favre, sono da ricordare i lavori di restauro alle cappelle dei villaggi, tra cui Lignod, Periasc, Meytere, Pila e la Cappella dell’Oliva ad Antagnod; all’interno della chiesa il restauro dell’altare maggiore tra il 2008 e il 2011 e, subito dopo, dell’organo, grazie al quale la chiesa ospita tuttora concerti estivi. Anche la tinteggiatura e la cupola del campanile sono state rinnovate. Infine, si tiene ancora oggi la Messa alla Falconetta il 14 agosto e, per una decina d’anni, si è celebrata la Messa a Vascoccia il primo sabato di luglio, dopo che Giorgio Francia aveva fatto restaurare la Cappella Sarteur e fatto edificare l’altare ai 3.000 metri della Becca di Nana. Ogni 2 anni la chiesa ospita la Festa delle Guide, alternandosi con quella di Champoluc.

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