Don Lorenzo Milani: «Un prete scomodo ma di valore»

Una cinquantina di persone ha partecipato mercoledì scorso, 20 settembre, alla serata “Don Milani, un prete scomodo ma di valore” organizzata dal Gruppo Cultura di Châtillon, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Biblioteca di Châtillon, in occasione del centenario della sua nascita. Padre Stefano Campana ha presentato la figura di don Lorenzo Milani contestualizzandola nella sua epoca, facendo riferimento, in particolare, alla storia della Chiesa e della società italiana degli anni Cinquanta e Sessanta, sottolineando l'importanza e la grandezza di quest'uomo di fede, spesso giudicato scomodo, mentre Jean Louis Crestani, docente dell'Institut Agricole Régional di Aosta, partendo dall'esperienza di Barbiana e dal celeberrimo "Lettera a una professoressa" - libro scritto da Don Milani assieme ai suoi studenti nel 1967 - si è interrogato sulla scuola italiana, riflettendo sui cambiamenti rispetto al passato, sul ruolo della scuola e sul significato dell’essere insegnante. «Ho voluto insistere sui toni forti e sul valore rivoluzionario di quest’opera che è un duro attacco al sistema scolastico dell’epoca e, più in generale, sulla società di allora. - afferma il docente Jean Louis Crestani - Mi sono poi concentrato su alcuni metodi di lavoro utilizzati da Don Milani, ancora attuali, e sul modo in cui hanno influenzato la didattica nei decenni successivi. Sono molto soddisfatto della risposta del pubblico in sala perché al termine della conferenza si è generato un lungo e interessante dibattito sulla figura di don Milani e sulla scuola di oggi. Alcuni presenti hanno notato negli studenti un’assenza di motivazione, di speranza e di aspettative rispetto al futuro, facendo anche qualche considerazione sull’abbandono scolastico e sul tasso di non alfabetizzazione dilagante nei giovani che, in effetti, è un vero peccato».