Don Bosco di Aosta, si cambia: una fondazione subentrerà alle suore nella gestione della scuola

Don Bosco di Aosta, si cambia: una fondazione subentrerà alle suore nella gestione della scuola
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«Carissimi Genitori, con la presente comunicazione, desideriamo raggiungere ciascuno di voi con una notizia che riguarda il futuro della scuola Don Bosco».

Inizia così la lettera, datata 8 dicembre, con la quale suor Emma Bergandi, ispettrice della Provincia religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e della Valle d’Aosta, comunica alle famiglie degli iscritti alla scuola paritaria che ha sede ad Aosta le novità per il nuovo anno scolastico 2022- 2023.

«Forse non giunge del tutto inaspettata, ma crediamo di fare cosa buona a darne comunicazione ufficiale. - continua la lettera - Da più di un anno è iniziato un rapporto di collaborazione con un gruppo di persone conosciute e legate al Don Bosco che, con le Ioro specifiche competenze, hanno supportato il Iavoro e la gestione della scuola. Ora queste persone hanno costituito una Fondazione, che dal settembre 2022 subentrerà, come ente gestore, alle Figlie di Maria Ausiliatrice».

Il nuovo percorso è stato costruito insieme alle persone che frequentano la Casa di corso Battaglione Aosta. «Con alcuni genitori che hanno avuto qui i figli e con la coordinatrice Genny Magro - afferma la direttrice della Casa di Aosta suor Cristina Stara - si è avviata e monitorata una nuova forma di collaborazione. La nostra congregazione sta riconsiderando, in base alle nostre forze, quali opere portare avanti. Ad Aosta, grazie a tutto quello che si è messo in atto, abbiamo il piacere di comunicare che la scuola può continuare, grazie agli insegnanti e alle persone che hanno a cuore la formazione».

La riorganizzazione della parte relativa all'ordine religioso avrà tempi più lunghi. Intanto però la scuola potrà proseguire regolarmente anche nei prossimi anni scolastici.

«Questo passo è stato preparato e costruito nel tempo - continua l'ispettrice suor Emma Bergandi nella sua lettera - e viene vissuto, da tutte le persone coinvolte, laici e Figlie di Maria Ausiliatrice, con grande senso di responsabilità e di appartenenza. Per noi Figlie di Maria Ausiliatrice, che da anni ci troviamo nella situazione di non riuscire più a far fronte a tutte le nostre opere con le forze e le risorse interne, è una possibilità che si apre per garantire la continuità e il futuro della Scuola Don Bosco. Certamente questo cambio comporterà una ventata di novità, ma nello stesso tempo c’è tutto il desiderio e l’impegno di mantenere vivi i valori della scuola cattolica e il carisma salesiano. Da parte nostra diamo piena disponibilità ad accompagnare e sostenere l’opera, perché “il Don Bosco resti il Don Bosco”, così come voi, e tante famiglie prima di voi, Io avete conosciuto e amato».

Il cambiamento è stato preparato nel tempo ed ha raccolto il sostegno di famiglie ed amici del Don Bosco.

«Nei recenti incontri con il collegio docenti e il consiglio di Istituto - conclude la lettera - abbiamo sentito tanto incoraggiamento e tanta disponibilità ad “esserci”, e a collaborare in modo attivo e costruttivo; vi ringraziamo fin d’ora, anche a nome della nuova Fondazione. Per noi è un segno di stima nei confronti di tutto il lavoro fatto in questi anni e ci dà la serenità di sentirci sulla strada giusta».

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