Domenica tragica sulle Alpi svizzere, 3 morti in 2 incidenti

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Due alpinisti sono morti precipitando sulle Alpi svizzere in 2 diversi incidenti avvenuti domenica 20 agosto e resi noti solo martedì scorso, 22 agosto, dalla polizia cantonale del Vallese.

Il primo si è verificato verso le 6.40: un alpinista che stava affrontando in solitaria l'ascesa del Weissmies, vetta di 4.017 metri, è precipitato per circa 250 metri quando si trovava a un centinaio di metri dalla cima.

Un testimone ha subito dato l'allarme. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Il secondo incidente è avvenuto poco dopo, alle 7.20, sul Bietschhorn, vetta di 3.934 metri. Due alpinisti si trovavano sulla cresta Est, a 3.540 metri di quota, quando una roccia si è improvvisamente staccata dalla parete. Uno dei due è quindi precipitato per 150 metri. Altre persone hanno dato l'allarme e anche in questo caso i soccorritori hanno solo potuto constatare il decesso.

Sugli incidenti indaga la magistratura elvetica.

Un alpinista morto e altri 2 feriti: è il bilancio di un incidente avvenuto sulle Alpi svizzere.

A causarlo, domenica verso le 12.30 - fa sapere la polizia del Canton Vallese - è stato il crollo di un seracco, un grande blocco di ghiaccio.

Una cordata di 3 alpinisti stava scendendo dall'Allalinhorn, vetta di 4.027 metri, lungo la via Normale dal Mittelallalin, nel massiccio del Mischabel. Il seracco si è staccato quando i 3 si trovavano sul ghiacciaio, 100 metri più a monte. Due alpinisti sono stati travolti: il 61enne è stato sepolto completamente, morendo sul posto, mentre la donna che era con lui ha riportato ferite lievi.

Il terzo alpinista, anche lui ferito leggermente, è stato portato in elicottero a Zermatt per essere visitato.

La magistratura elvetica ha aperto un'inchiesta.

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