Domenica torna la magia della Fiera di Donnas
Tornano gli artigiani nel borgo di Donnas per la Fiera più insolita ma anche più attesa. Domani, domenica 27 marzo, si rinnova l’appuntamento con la Millenaria, in questa anomala collocazione primaverile dopo il rinvio del mese di gennaio a causa della pandemia. Dopo oltre 2 anni di assenza, quindi, 360 espositori e gli allievi di 10 scuole di artigianato mostreranno i loro lavori al pubblico.
Il programma prevede per oggi, sabato, alle 19.30 il ritrovo nel piazzale delle scuole per la partenza della fiaccolata lungo il borgo, accompagnata dalla Banda musicale del paese. Alle 20 si celebra la Messa nella cappella di Sant’Orso animata dalla cantoria di Vert. Segue una visita alla mostra etnografica “Dounah: qui vat, qui vén, qui torne” per l’occasione allestita in Biblioteca e visitabile sabato dalle 8 alle 21 e domenica dalle 8 alle 18.
Domani, domenica, sarà il gran giorno della Fiera, che aprirà ufficialmente alle 8.30. Alle 11 verrà nuovamente celebrata la Messa nella cappella di Sant’Orso mentre a mezzogiorno sarà servito come di consueto un pasto caldo agli espositori. La giornata si concluderà con la premiazione intorno alle 17.
E’ grande l’attesa dell’evento tra gli artigiani, in particolare per quelli della Bassa Valle per i quali la Petite Foire è un rito irrinunciabile. E’ il caso ad esempio dello scultore di Donnas Giuseppe Binel, che partecipa dal 1981 e che - dopo 2 anni di pausa - non vede l’ora di tornare a esporre le proprie opere: «I tempi sono quelli che sono. L’importante è poterla fare: è già positivo, visto che l’alternativa sarebbe stata annullarla. Potrebbe esserci un calo di visitatori perché gli affezionati o chi viene da lontano magari non sa di questo rinvio. Uno dei motivi del successo era infatti proprio la data immutata da anni, perché la gente si organizzava: comunque la colpa non è di nessuno se non di forze maggiori». Giuseppe Binel presenterà «un altorilievo in cui ho voluto rappresentare una casa in pietra dell’Ottocento, come quelle tipiche della Bassa Valle, piena di persone come erano una volta le case di famiglie numerose. Esporrò inoltre “tutti tondi” su vari legni con diversi soggetti. Mi piace cambiare generi, alternare lavori più tradizionali e altri meno».
«Speriamo in bene, sarà tutta una sorpresa. - esclama Guglielmo Pramotton, anche lui di Donnas, che da 48 anni prende parte all’evento - Mi aspetto una buona affluenza. Tante persone in giro sono interessate e mi chiedono informazioni riguardo alla Fiera. Io proporrò sculture e bassorilievi nuovi che raffigurano ad esempio donne che leggono, bambini, alpinisti e animali della montagna».
Dopo anni di chiusure, nutre grandi speranze in vista dell’evento anche Ornella Crétaz intagliatrice di Pont-Saint-Martin che partecipa da ormai 22 anni e si aspetta una bellissima Foire.
«Farà meno freddo rispetto agli anni scorsi e le persone hanno voglia di uscire. - commenta - Io, oltre che con il mio banco, sarò presente come insegnante di 4 scuole di artigianato di Pont-Saint-Martin: 2 di scultura, una di intaglio e una della bottega-scuola. Personalmente presenterò un’opera chiamata “Rinascerai rinascerò”, proprio per indicare la rinascita dopo l’incubo vissuto negli anni precedenti».
«E’ un ritorno piacevole. Una “quasi normalità”, ma va bene così. - dice dal canto suo Pier Giuseppe Paoloni, tornitore di Champorcher, che prende parte alla fiera ormai da 15 anni - I contagi stanno risalendo quindi bisognerà avere le giuste accortezze. Io sono pensionato e faccio la Fiera per piacere e non per guadagnare però è un’occasione per far sì che gli espositori mostrino il loro lavoro. Le mie opere sono coppe dell’amicizia e centritavola con forme particolari e insolite. La Fiera a marzo è una novità per tutti, ma almeno non si morirà di freddo! La tradizione è tradizione, però mi sembra una soluzione intelligente e giusta per poter portare avanti lo svolgimento».
Insomma, tra gli espositori prevale l’ottimismo. Un sentimento condiviso dagli organizzatori, seppur con un pizzico di scaramanzia. «Speriamo ci sia una buona partecipazione, la pandemia ha condizionato tutto e non è facile fare previsioni. - commenta il presidente del comitato Graziano Comola - Abbiamo accettato tutti gli espositori dotati di Super Green Pass. Per quanto riguarda il pubblico, saranno messe a disposizione delle navette in modo che tutti possano accedere nel modo migliore».
Nella giornata di domenica sarà infatti in funzione un servizio di navetta gratuito con corse continue dalle 8 alle 18 dalla stazione ferroviaria di Pont-Saint-Martin alla rotonda di Bard, con fermate nei parcheggi segnalati, agli ingressi della Fiera e al Forte di Bard.
E’ infine stato previsto un potenziamento dei collegamenti ferroviari. Oltre a quelli consueti, fermeranno alla stazione di Donnas anche i treni delle 9.20, delle 15.23, delle 16.23 e delle 18.23 provenienti da Aosta e quelli delle 8.44, delle 9.39, delle 10.39, delle 15.39 e delle 18.39 provenienti da Torino.
La biglietteria Trenitalia di Donnas sarà aperta in via eccezionale dalle 6 alle 20.15.
Per visitare la Fiera è obbligatorio il Super Green Pass.