Domenica da incubo per il traffico a Borgofranco “Esasperati, serve un commissario prefettizio”

Domenica da incubo per il traffico a Borgofranco “Esasperati, serve un commissario prefettizio”
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E’ stata un’altra domenica infernale il 4 febbraio, sulle strade di Borgofranco: dalle 16 alle 19, a nord dell’abitato, il traffico di auto provenienti dalla Valle d'Aosta si è ingolfato con code di 16 chilometri, complice anche una autovettura in panne allo svincolo di Pont-Saint-Martin. La Provinciale da Quassolo che s’immette sulla Statale 26, alle 17, aveva una coda di 2 chilometri, come pure sul tratto di via Aosta, dal semaforo della Provinciale per Andrate (via Marconi). Gli automobilisti in uscita dall’autostrada bloccata non hanno risparmiato neppure via Cavour, da San Germano a via Marconi, in aggiunta a via Boarie (in parte sterrata) fino a via Marconi. Il flusso di traffico si incanalava pesantemente per la ex 419 della Serra, muovendosi verso Biella, e per via Carisio verso Milano. Borgofranco è stato invaso dalla auto, provocando lunghe code di traffico.

«Domenica scorsa è stato il caos solo per il traffico di automobili, ma con i Tir e Ivrea divisa per lavori ferroviari di elettrificazione, più avanti sarà il blocco totale. - è la fosca previsione del sindaco di Borgofranco Fausto Francisca - Siamo davvero esasperati: un'autostrada che deve essere rigenerata, una bretella che deve essere accessibile, i ponti che debbono essere portati a 44 tonnellate, una rete di statali e provinciali che aggirano i concentri, alcuni caselli a raso potrebbero evitare il tappo dell'imbuto verso la Valle d'Aosta. Ma tante chiacchiere e ora siamo al limite di sopportazione. E domani cosa succederà?». Già, perché con il Carnevale dei 3 Rioni di Borgofranco al pomeriggio di domenica si troveranno tutti ai Balmetti, proprio nella zona di via Boarie e via Cavour. Le auto potranno passare, per sicurezza, solo sulla Statale 26. Senza contare il Carnevale a Ivrea…

«Forse ci vorrebbe un commissario prefettizio per gestire il caos generato da una gestione autostradale tragicamente ridicola, dove si sta giocando una partita di interessi particolari che potrebbe causare vittime innocenti» continua Fausto Francisca. Progetti per ovviare a questo stato di cose ce n’erano, studi di fattibilità sono stati condotti ma senza risoluzione alcuna, basterebbe pensare al "peduncolo", ai sovrappassi ferroviari, al traforo di Montenavale, alla circonvallazione di Borgofranco Nord Sud, a quella di di Biò e al collegamento con casello di Bajo (se ne parla dal 1972, assieme a quello necessario a San Bernardo in contemporanea alla liberalizzazione del tratto autostradale Quincinetto, Scarmagno, Albiano). Si sfoga ancora Fausto Francisca: «È mai possibile che in contemporanea tutti i ponti non siano sicuri, che tutti necessitino di “cure” immediate, tanto da giustificare blocchi, e che tutti questi lavori siano necessariamente obbligati in contemporanea ai lavori per l'elettrificazione della ferrovia e dei lavori ai trafori valdostani?».

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