Discarica di Chalamy, udienza al Tar di Aosta

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La discarica Chalamy di Issogne, martedì scorso, 15 giugno, è stata oggetto di discussione di 3 ricorsi al Tar di Aosta. Il primo è quello presentato dalla Società Cape di Issogne, titolare della discarica, contro la delibera della Regione del 2020 che revocava l’autorizzazione, rilasciata nel 2014 e che imponeva una serie di riduzioni. Stesso motivo per il ricorso presentato dalla Dimensione Green srl, la società che gestisce la discarica, mentre il terzo ricorso è quello presentato dal comitato “La Valle d’Aosta non è una discarica” (aveva raccolto oltre 13mila firme contro l’apertura dell’impianto) che chiedeva l’annullamento di tutte le autorizzazioni rilasciate. «Noi di Cape - dice Alberto Arditi, amministratore delegato della società di Issogne - aspettiamo solo di conoscere il nostro destino. Poi se andrà come speriamo daremo il via ai lavori della discarica. Non dimentichiamo che la Corte costituzionale è intervenuta in merito alla legge regionale 3 del 2020, disponendo che la Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni».

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