Discarica “Chalamy”, ora il comitato attacca il Sindaco di Issogne ”Rispettate quegli impegni grazie ai quali avete vinto le elezioni”
La discarica “Chalamy” di Issogne tiene sempre banco. Il Comitato “La Valle non è una discarica” ha affidato al proprio profilo Facebook una serie di osservazioni in merito al provvedimento dirigenziale numero 7.261 dello scorso mese di dicembre, emesso dal Dipartimento Ambiente, valutazione autorizzazioni ambientali e qualità dell’aria. Un provvedimento che attesta il parere favorevole alla Valutazione ambientale strategica relativa al Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Il Comitato attacca in particolare l’Amministrazione comunale di Issogne guidata dal sindaco Patrick Thuegaz, e riporta nel suo reclamo virtuale quanto rilevato dal Comune della Bassa Valle, e cioè: «Il fatto che alla data di redazione del piano tale discarica non sia ancora in esercizio permette di fare alcune considerazioni, che si possono riassumere nei seguenti punti: occorre valutare, nel momento in cui si creeranno eventuali punti di conferimento intercomunali e sovra comunali, non soltanto le criticità locali del sito di impianto, ma anche aspetti esterni, privilegiare il conferimento di prossimità, andare verso il mascheramento visivo delle aree utilizzate come discariche».
Secondo il Comitato - che non perde occasione per ricordare che «la nuova Amministrazione comunale di Issogne ha vinto le comunali di settembre 2020 anche grazie agli impegni presi con i suoi concittadini sulla discarica di Chalamy» - si tratta di «suggestioni», mentre non è stata detta «una parola sull'inopportunità di un sito enorme come Chalamy su un territorio comunale come quello di Issogne».
«Caro sindaco Thuegaz, non è certo al Comitato che dovete preoccuparvi di rendere conto, tenendoci buoni dandoci udienza ogni tanto per dirci che state lavorando con impegno sul fronte discarica, ma ai vostri concittadini e alle future generazioni di Issognein e dintorni!» conclude la nota del comitato.
Sintetica, ma molto chiara è la risposta del sindaco di Issogne Patrick Thuegaz: «Siamo in una fase delicata di dialogo e contrattazione e questo è già stato detto al comitato. Insieme alla Regione e alla Società proprietaria della discarica, stiamo cercando di trovare una soluzione che vada bene a tutti, perché non possiamo dimenticare che sulla questione oggi c’è sua sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato una legge regionale!».
La sentenza della Corte costituzionale cui fa riferimento Patrick Thuegaz è quella del mese di aprile 2021 che ha bocciato i commi 2,3 e 4 dell’articolo 16bis della legge regionale 3/2020. Legge che il Consiglio dei Ministri aveva impugnato rilevando che «la Regione Valle d’Aosta non può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le regioni».
«Nonostante avessimo già perso circa due anni di tempo con danni economici molto elevati, con la sentenza della Corte costituzionale a nostro favore - parole di Alberto Arditi, amministratore delegato della Cape Srl - sin da subito abbiamo teso la mano al dialogo tra le parti per trovare dei compromessi che possano andare bene per tutti. E dallo scorso anno di passi in avanti ne sono stati fatti per arrivare a soluzioni positive. Forse è questo fatto che non sta bene al Comitato?».
Un vertice ieri, venerdì
Per arrivare a definire una linea che porti alla conclusione migliore per tutti, nella mattinata di ieri, venerdì 21 gennaio, si è tenuto a Palazzo regionale un incontro convocato dal presidente della Regione Erik Lavevaz, con i dirigenti regionali competenti in materia, l’Amministrazione comunale di Issogne e i rappresentanti della società Cape. Si è trattato di un incontro ufficiale che fa seguito a diversi altri che si sono svolti durante lo scorso mese di dicembre tra la Regione e il Comune.
Uno dei punti importanti su cui pare si sia discusso in maniera approfondita e ha trovato d’accordo tutti è stata la totale riqualificazione dell’area, peraltro in larga parte già fatta dalla stessa Cape.
«L’idea di riqualificazione - afferma Alberto Arditi - non riguarda solo la discarica. Dalla pesca sportiva all’abbandono della cava, dallo smantellamento dei vecchi impianti alla riqualificazione di prati e bonifiche varie, in realtà noi stiamo già riqualificando l’area. È una volontà di Cape da anni e se si mettono in questo progetto anche le istituzioni non può che venire un bel polo per tutti. Quindi, riqualificare ci trova pienamente d’accordo!».