Disagi per la scelta del medico Code allo sportello Usl a Verrès
Ha causato alcuni disagi in questi giorni la procedura di cambio del medico di base nel Distretto 4, a Verrès. A breve andrà infatti in pensione la dottoressa Laura Barni e i suoi pazienti sono nella situazione di dover scegliere un nuovo medico di riferimento. «L’ho scoperto per caso ma non mi era stato comunicato niente! - segnala una signora alla nostra redazione - Credevo che i pazienti della dottoressa Barni sarebbero stati automaticamente “dirottati” sul dottor Robert Camos ma purtroppo non è così, bisogna fare una scelta esplicita. Da lunedì a mercoledì al poliambulatorio dell’Usl di Verrès si sono per questo create lunghe code e chi, come me, lo ha saputo tardi, è stato costretto a fare scelte diverse». La situazione nel Distretto è resa più preoccupante dal pensionamento del dottor Carlo Pomati nel 2022, oltre che dalla lunga assenza del dottor Tiziano Zinotti per malattia. «E’ vero, la situazione è di emergenza continua, e non solo nel Distretto 4, ma la si sta affrontando in modo efficiente. - chiarisce il direttore di Distretto dottor Franco Brinato - Mercoledì 11 agosto scorso sono partite le lettere indirizzate a coloro che erano nella situazione di dover scegliere un altro medico, questa è la procedura, che è stata rispettata. La scelta non può essere fatta “in automatico” ma deve essere effettuata dal paziente in base alle disponibilità dei vari medici. E’ assolutamente vero che c’è un problema legato alla carenza di medici di base ma riguarda tutta Italia, anche se in Valle d’Aosta è particolarmente marcato. La Regione sta affrontando il problema, ad esempio ha aumentato di una settantina di unità il numero massimo di pazienti per ogni dottore. Tuttavia una cosa deve essere chiara: i medici di base non sono dipendenti dell’Usl, sono convenzionati, quindi non abbiamo potere contrattuale per decidere dove devono stare. Bisogna riformare la medicina territoriale e in questo senso sono già arrivate indicazioni dall’Europa: vediamo come si muoverà il Governo nazionale. E’ chiaro che una soluzione si deve trovare». «Abbiamo un certo numero di ragazzi iscritti al corso di medicina generale e il prossimo anno arriveranno nuovi medici: bisogna però vedere se decideranno di rimanere qui da noi, è una loro scelta. - prosegue il dottor Franco Brinato - Noi intanto stiamo facendo il massimo per dare una risposta ai bisogni di salute della gente. Nessuno rimarrà senza il medico di base, questo è certo». Per quanto riguarda le code che si sono create nei giorni scorsi a Verrès per la scelta del medico, il dottor Franco Brinato è chiaro: «Abbiamo segnalato che si possono usare anche il fascicolo sanitario elettronico o la posta elettronica certificata, proprio per non creare assembramenti allo sportello. Tuttavia, soprattutto gli anziani, preferiscono ancora recarsi di persona e quindi si è creata un po’ di fila. La risposta ai problemi è efficiente: le pur comprensibili lamentele di qualche persona non significano che il sistema non abbia funzionato.