Disability Manager: consegnati 18 attestati
Si è svolta ieri, venerdì 19 aprile, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale ad Aosta, la cerimonia di consegna dei diplomi di Qualifica ai 18 Responsabili dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro - Disability Manager che hanno partecipato alla seconda edizione del percorso formativo ideato, promosso e finanziato dall’Assessorato regionale dello Sviluppo economico, Formazione e Lavoro e gestito dall’Ente formativo Progetto formazione. Il corso, che per la prima edizione aveva già qualificato 26 persone, si è concluso a febbraio e ha visto anche questa volta numerose aziende ed enti aderire all’iniziativa, con l’obiettivo di poter contare, anche all’interno della propria realtà aziendale, di un esperto in grado di facilitare e sostenere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità o con particolari fragilità. I soggetti, pubblici e privati, che possono ora contare, all’interno del loro organico, sulla figura del Disability manager sono: Anas, Cgil VdA, Confartigianato Imprese VdA, Co.Di.VdA - Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta, Cva, Eltek Spa, Gal VdA, le istituzioni scolastiche Innocent Manzetti e Valdigne Mont-Blanc, le cooperative sociali La Libellula, L’Esprit à l’Envers e Noi e gli altri, Randstad Aosta, Regione e Società di Servizi. Ecco i nomi dei diplomati: Claudio Apparenza, Patrizia Bertolin, Giorgia Canale, Ingrid Cappellin, Gabriella Carrieri, Chantal Celaia, Matteo Cosentino, Simona Diatto, Carolina Ferrando, Dario Ferrero, Gabriella Manghisi, Roberto Grasso, Patrizia Marcigaglia, Fabio Marra, Barbara Papetti, Laura Raspino, Genny Targhetta e Lorenza Ventosi.
L’assessore Luigi Bertschy ha sottolineato che «la strategia per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, impostata con il PPL 2021-2023 e che proseguirà con il Piano 2024-26, si arricchisce con ulteriori 18 Disability Manager. Le loro competenze si uniranno a quelle delle persone già qualificate così da supportare enti, istituzioni e imprese e le persone con disabilità in modo che queste possano esprimere pienamente il proprio potenziale, favorendo il benessere socio-lavorativo di tutte le lavoratrici e i lavoratori e in più generale la coesione della comunità lavorativa».