Dirigente sospesa, le opposizioni all’attacco dopo le dichiarazioni del presidente Aps Carlo Franco

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Hanno sollevato un polverone i giudizi espressi in un’intervista dal presidente dell’Azienda pubblici servizi Carlo Franco su una dirigente sospesa, Giulia Pasi. Carlo Franco ha utilizzato toni duri nei confronti della dipendente: «Non so come abbia fatto a fare carriera» e «Si rileva l'incapacità della dottoressa», solo per ricordare qualche passaggio. Opinioni diverse hanno espresso gli ex presidenti dell’Aps Salvatore Luberto e Guido Grimod - già sindaco di Aosta - secondo i quali Giulia Pasi con loro è stata «Una collaboratrice attenta, preparata e disponibile, sempre presente nelle iniziative dell'Azienda, pronta a dare il proprio contributo». Stima nei confronti della dirigente è stata espressa anche dai dipendenti della partecipata. Il “caso Aps” era stato discusso durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Aosta in una seduta secretata. Per Rinascimento Valle d’Aosta «E’ inammissibile che i contenuti di una mozione presentata dal nostro movimento dal titolo “Annullamento procedura di progressione interna Aps” inerente l’espletamento da parte dell’Azienda di Pubblici Servizi di Aosta di una procedura di “progressione interna di carriera quadro amministrativo”, discussa, in modalità secretata su nostra istanza, lo scorso giovedì 21 gennaio in Consiglio comunale, siano stati, da un lato durante la seduta stessa oggetto di un comunicato stampa da parte del Sindaco, e dall’altro di ponderose dichiarazioni da parte del Presidente della Aps Antonio Carlo Franco, pubblicate da un mezzo di informazione. Nell’ambito della discussione secretata Rinascimento non ha mai fatto riferimento a nomi di risorse interne all’Aps e ha mirato la mozione unicamente a verificare la legittimità della procedura indetta dalla Aps. Ricordiamo al Sindaco e al presidente Antonio Carlo Franco che Aps è soggetta all’istituto del controllo analogo ossia di un controllo da parte del Comune appunto analogo a quello che esercita sui propri servizi, ciò in ragione della delicatezza del profilo di inhouse della Società. Antonio Carlo Franco, che chiaramente non era presente alla seduta di Consiglio comunale, ha rilasciato dichiarazioni in cui attacca una persona che non è mai stata citata nel corso della riunione, persona nei confronti della quale Rinascimento non si è mai permesso di prendere posizione in quanto non oggetto della discussione. Fare uscire, peraltro in modo erroneo rispetto ad alcune informazioni, contenuti di una seduta secretata, è a nostro avviso di una gravità tale per la quale invitiamo il Sindaco a suggerire alla Aps di seguire le normali regole di una partecipata in relazione a atti secretati della controllante». Altrettanto dura la reazione del vicepresidente del Consiglio comunale di Aosta Renato Favre di Forza Italia, che stigmatizza «Il comportamento del Sindaco di Aosta che ha diramato un comunicato stampa in cui descrive situazioni e attribuisce giudizi in merito a una discussione secretata nell'ambito dell'ultimo Consiglio comunale, ma soprattutto il modo di agire del Presidente dell'Aps, che oltre ad aver reso noto sui giornali informazioni sensibili peraltro nemmeno oggetto di dibattito nel corso della stessa».

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