Dino Derriard, geometra e sindaco che Courmayeur ricorderà con grande affetto
Quando - per una serie di motivi - quella del geometra era una figura di riferimento nella nostra regione, Ferdinando Derriard era il geometra di Courmayeur, paese del quale è anche stato sindaco dal 1995 al 1997. Per questa ragione - e molto altro - la comunità ha voluto salutarlo con affetto per l’ultima volta nel pomeriggio di martedì scorso, 10 settembre, nella chiesa parrocchiale. Bastava chiamare Dino (il diminutivo con il quale era conosciuto) Derriard per le successioni difficili, per le divisioni, per le pratiche che lui riusciva a risolvere con l’accordo delle parti.
Ferdinando Derriard, 75 anni compiuti il 13 gennaio scorso, in primavera aveva raggiunto i 50 anni di matrimonio con Rosita Chevalier. Iscritto nel 1971 al collegio dei geometri, fonda lo Studio Inart nel 1978 - per l’ ingegneria e l’architettura del turismo di Courmayeur che poi ha aperto anche una sede ad Aosta - insieme con l’architetto e guida alpina Sergio Favre, che ne è stato presidente fino al 2013, e l’ingegnere Pietro Ferraris, guida alpina scomparsa in un incidente di montagna nel 1983.
E’ lo studio dove negli anni seguenti avrebbero lavorato anche la nipote Fabrizia (che poi sarà a sua volta sindaca di Courmayeur) e i figli Jean-Louis e Silvia, ingegnere. Rimane socio attivo fino al 1995, quando diventa sindaco del paese e lascia lo studio per evitare ogni conflitto di interessi.
Oltre che primo cittadino di Courmayeur, Dino Derriard è stato membro della Commissione tributaria di primo grado di Aosta. Nel 1998, dopo i 2 anni alla guida del Comune (interrotti per una crisi di maggioranza, legata a questioni relative al piano regolatore), aveva ricevuto l’onorificenza di cavaliere della Repubblica.
Successivamente prende il timone - con il fratello Ezio, mancato a 81 anni nel 2019 - dell’attività di onoranze funebri che il padre Ernesto aveva fondato nel 1958, azienda ora guidata dal figlio Jean-Louis.
Difatti sono state davvero tante le attività nelle quali si è cimentato Dino Derriard, che sul suo fuoristrada datato saliva e scendeva le strade delle valli, a cominciare dalla Val Ferret dove insieme alla moglie Rosita nel 1969 aveva aperto un ristorante, l’Oasi, nell’alpeggio di famiglia, appena dopo Le Pont e prima del Golf Club, una vera oasi di tranquillità, dalla quale la strada e il chiasso diventavano lontani e il tempo rimaneva sospeso, con gli arredi anni Settanta e una gestione molto alla mano, tanto che gli ospiti si sentivano amici.
Tifoso sfegatato della Juventus, da giovane accompagnava i ragazzi della parrocchia allo stadio a Torino. Tra le sue passioni anche l’orto e la vigna, che coltivava a Sarre.