Dietro le quinte della «phase finale de la “recomposition”»

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Il titolo della nota congiunta di Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine in cui si annunciano le ultime tappe del percorso della Réunion dopo l’incontro di ieri, venerdì 3 maggio, nella sede dell’Uv di Aosta tra i rappresentanti dei 2 movimenti e la Commssione speciale che ha redatto il documento per la réunion è rassicurante: «La phase finale de la “recomposition”». «Siamo arrivati all'ultima fase: - si legge - gli impegni in calendario si moltiplicano e l’Union Valdôtaine organizzerà, nelle prossime settimane, numerosi incontri sul territorio con i suoi iscritti per spiegare loro, nel dettaglio, lo svolgimento della fase finale di questo ambizioso progetto. Venerdì 17 maggio si svolgerà il congresso dell’Uv e, la settimana successiva, l’assemblea dell'alleanza per approvare le dieci regole transitorie. A metà giugno, infine, si terrà il congresso straordinario per la “Ricomposizione dell'area autonomista”». Union Valdôtaine e Alliance Vallée d’Aoste Unie proseguono: «La realizzazione della ricomposizione dell'area autonomista è ormai a portata di mano. Noi che crediamo in una politica valdostana che possa contare sulle proprie forze e sulla propria capacità di autogoverno e autodeterminazione, ci siamo impegnati molto per avere ancora una volta una forza autonomista unita e unitaria, un movimento ancorato al federalismo che possa portare insieme e rappresentano le diverse sensibilità presenti nella nostra regione. Le discussioni e i dibattiti tra le forze del mondo autonomista sono stati numerosi negli ultimi anni. Gli incontri si sono intensificati soprattutto a partire dalla significativa data del 18 maggio 2023, nel corso di un’importante assemblea che ha tracciato un percorso con l'obiettivo di riaccendere la coscienza politica dei valdostani». Ma la di là dei proclami ufficiali, dietro le quinte trapelano voci di più di una faccia delusa. In pratica, per alcuni il percorso per la famosa “recomposition” assomiglia troppo alla proverbiale montagna che ha partorito il topolino. Nel mirino il documento elaborato dalla commissione speciale che sarebbe stato progressivamente svuotato dai vertici Uv proprio dei suoi contenuti più importanti e quindi avrebbe perso la sua spinta propulsiva verso la riunione degli autonomisti. Ciò perché, è il sospetto, di questa famosa operazione i meno entusiasti sarebbero proprio i 7 eletti dell’Uv in Consiglio Valle, tanto che il Congresso rischierebbe di trasformarsi in una tiepida retrouvaille. Insomma, una realtà ben diversa rispetto a quella che si immaginava con il coinvolgimento non solo degli ex unionisiti ma anche di chi nel mouvement non c’è mai stato. E sicuramente su tutto ciò si staglia l’ombra di una mancata candidatura alle elezioni Europee, obiettivo che era stato chiesto di raggiungere con un mandato dell’ultimo congresso.

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