Dieci vittorie, un pareggio, una sconfitta e novecento spettatori Terza categoria, numeri di una big: la Clivense di Sergio Pellissier
Sergio Pellissier di Fénis compirà 43 anni ad aprile e da poco più di 2 stagioni ha lasciato il calcio giocato dopo una lunga carriera iniziata nelle giovanili del Torino, poi dal 1996 nella prima squadra granata con l'esordio in B, esperienze in C1 a Varese e a Ferrara nella Spal, per poi arrivare nel 2002 al Chievo di Verona sino al 2019 con 112 reti in serie A ed 1 in nazionale nel 2009.
Dalla scorsa estate per lui è iniziata l'avventura con la Clivense nella terza categoria veneta come presidente e giocatore. «E' una bella avventura - dice Sergio Pellissier - ed è un’emozione poter fare delle scelte, circondarsi di persone che hai cercato tu, siamo primi nel nostro girone con 10 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta in 12 partite, come giocatore sono tesserato, ma non ho ancora giocato.» E il pubblico? «I tifosi clivensi mi vogliono sempre molto bene, non ci sono altre squadre nella zona e ci seguono con affetto e calore, nella prima partita in casa siamo arrivati ad oltre 900 spettatori poi con il Covid la media è scesa, ma comunque siamo a circa 400 persone presenti alle gare interne, un record per la terza categoria.»
Con la pandemia come la mettiamo? «Bisogna fare attenzione - sottolinea Sergio Pellissier - e rispettare le regole, ora siamo fermi sino al 30 gennaio poi di vedrà, speriamo bene. Noi puntiamo chiaramente al passaggio di categoria.» Con il vecchio Chievo, casa sua per 20 anni, quali sono i rapporti? «Sono in contatto con qualche ex giocatore ma con la società no, con il presidente Luca Campedelli non ci vediamo e sentiamo da tempo.»
Quanto le manca il calcio giocato? «Mi piace e mi piacerà sempre giocare - sottolinea il popolare numero 31 di Fénis - non mi mancano allenamento, fatiche ed obblighi anche se a volte penso che nel calcio di oggi non troverei complicazioni particolari.» Dopo la rottura con il Chievo, dove dal giugno del 2019 era responsabile dell’area tecnica in serie B, nel luglio del 2021 ha iniziato da dirigente come direttore sportivo al Rovigo di prima categoria: «Si è stata una brevissima esperienza poi ho scelto di tornare a Verona, per promuovere il progetto Clivense, iniziando dalla terza, dopo avere cercato invano di salvare il mio Chievo, partendo almeno dalla D, purtroppo non è stato possibile.»