Dieci anni fa il giallo irrisolto di Giuliano Gilardi
Prima di quello del 72enne Giuseppe Betemps, un altro omicidio a Saint-Christophe attende ancora giustizia. Infatti sono trascorsi 10 anni da quel tragico martedì 27 dicembre del 2011, quando il tranquillo borgo di Senin - poco distante dall’abitazione di Giuseppe Betemps - si risvegliò scoprendo di essere stato teatro di un sanguinoso delitto, quello del pensionato sessantenne Giuliano Gilardi. Un caso rimasto senza colpevoli.
Eppure qualcuno entrò all'alba di quel giorno nell'alloggio di Giuliano Gilardi, prima infierì su di lui con una serie di coltellate e poi lo colpì alla testa con un corpo contundente, come rilevò in seguito l'autopsia. Un uomo, o una donna, che però conosceva le abitudini della vittima, dato che la mattina presto Giuliano Gilardi era solito aprire la porta d'ingresso per lasciare uscire di casa il suo cane Yuma e ritornare a letto in attesa del rientro dell'animale. Un particolare noto a pochi e che favorì l’omicida. Il fatto che nessuno dei vicini abbia sentito abbaiare il cane fa appunto sospettare che l'assassino fosse una persona abituata ad entrare e a uscire da quella casa, quindi conosciuta dal cane. Le indagini subito avviate dalla Polizia - venne prelevato il Dna di ogni abitante di sesso maschile di Senin - però non hanno portato a nulla, lasciando parenti e amici costernati. Neppure la trasmissione televisiva di Rai 3 “Chi l'ha Visto” che si interessò del delitto nel maggio 2014 portò nuovi elementi probatori, tanto che proprio quell'anno il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Aosta Maurizio D'Abrusco dispose l'archiviazione del caso. Ora una nuovo omicidio, la cui soluzione si annuncia complessa, preoccupa gli abitanti di Saint-Christophe in attesa che l’assassino di Giuseppe Betemps venga catturato.