Didier Bionaz, staffetta da urlo Splendido argento mercoledì ai Mondiali di biathlon a Oberhof
I Mondiali di biathlon di Oberhof in Germania non potevano iniziare meglio per l'Italia con una splendida medaglia d'argento tra i colossi Norvegia e Francia dopo avere lottato in tutte le 4 frazioni per la vittoria con le 2 super donne, la friulana di Sappada Elisa Vittozzi e l'altoatesina di Anterselva di casa in Trentino Dorothea Wierer, l'alpino di Bionaz Didier Bionaz e il trentino Tommaso Giacomel. E' stata mercoledì scorso una gara appassionante e spettacolare, di quelle da vedere e rivedere registrata a tutte le ore in ogni momento in cui si vuole essere felici. Per Didier Bionaz, classe 2000 come Giacomel, essere a lungo in testa, davanti a tutti in staffetta, ad un Mondiale in una delle mecche del biathlon tedesco e internazionale davanti a 28mila spettatori paganti è stata una emozione grandissima. «Sono quelle giornate che sogni quando sei bambino ed è stato meraviglioso - sottolinea Didier Bionaz - sapevo che Vittozzi e Wierer mi avrebbero lanciato davanti e ho saputo gestire la gara bene anche se in staffetta è molto difficile con di fronte questi grandi campioni.» Per Fabio Cianciana tecnico azzurro al poligono è grande soddisfazione dopo la promozione in prima squadra quest'anno e dopo avere visto crescere nelle giovanili “Didi” e “Tommy”: «Sono emozioni indescrivibili perché quest'anno ho vissuto la prima vittoria in Coppa con la Wierer ad Anterselva ed ora questa fantastica medaglia dopo una prova meravigliosa di tutto il quartetto». Anche Wierer e Vittozzi hanno ricordato che «non era facile con una formazione nuova ma abbiamo avuto 2 giovani che hanno fatto una grande prestazione e che ci danno fiducia per il futuro».
L'Italia aveva materiali ottimi sugli sci ed è stata grande al poligono con solo 6 ricariche (3 Bionaz e 1 gli altri 3) e solo Austria con 3 ricariche e Svizzera con 5 hanno fatto meglio al poligono nei 40 tiri, la Francia campione uscente ne ha fatte 9, la favoritissima Norvegia 1 giro di penalità e 9 ricariche e con le 2 donne staccate di 56 e a 50 secondi dalla testa, la Germania e la Svezia sono crollate alla distanza. La Norvegia ha vinto in 1h04'41" con Ingrid Trandevold, Marte Roeiseland, Sturla Laegreid e il mitico, ancora imbattuto nel 2023, Johannes Boe con gli azzurri a soli 11”6, la Francia terza a 55"9 con Julia Simon, Anais Chevalier, Emilien Jacquelin e Quentin Fillon Maillet e fuori dal podio Austria, Repubblica Ceca, Germania e la Svezia sprofondata ad oltre 2 minuti ed ottava dopo aver lottato a lungo per l'oro. In prima frazione Elisa Vittozzi ha chiuso a 10” dalla francese Simon, Dorothea Wierer (una mitraglia al poligono con serie da 5 bersagli in 25 secondi) ha lanciato in testa Bionaz con 6"3 sulla Francia. Il valdostano bravissimo al poligono a terra con 1 ricarica è uscito con 12 secondi su Jacquelin (2 ricariche) con in grande rimonta da 50 a 32 secondo Laegreid senza ricariche. Al poligono in piedi Bionaz ha fatto 2 ricariche come il francese, il norvegese nessuna e sono usciti così praticamente insieme con al cambio Bionaz terzo a 8”1 dallo scatenato Laegreid con sulle code il francese Jacquelin, 2 grandi stelle di questo sport. In quarta frazione Giacomel è stato bravissimo con 1 sola ricarica, uscito con sua maestà Boe mentre con 3 ricariche Fillon Maillet e con 3 giri di penalità e 3 altre ricariche Samuelsson sono scivolati indietro. Rimangono in 2 ma è una sfida impossibile contro il mostro sacro del biarhlon, dominatore della Coppa del.Mondo, e Giacomel chiude secondo a soli 11” a piu bella staffetta mista azzurra della storia.
Dopo la festa di mercoledì meno bene sono andate le cose nella 7,5 km sprint femminile di ieri pomeriggio, venerdì 10, vinta dalla 35enne tedesca Denise Hermann-Wick per 2” sulla svedese Hanna Oeberg con terza la svedese Linn Persson, tutte senza errori al poligono. Samuela Comola di Champorcher con zero a terra e 2 errori in piedi è stata 46esima a 2'21", quinta italiana dopo Vittozzi quinta a 45"8 (1 errrore), Wierer 19sima a 1'25" (2 errori) e, pericolose in prospettiva staffetta, le giovani Anna Auckenthaler e Rebecca Passler, 33esima a 1'46" e 34esima a 1'48", tutte e 2 con 1 sola penalità.