Detenuto con disturbi psichici ferisce quattro agenti in carcere

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Ancora una giornata da dimenticare per la Polizia Penitenziaria di Aosta tra violenza, choc e rabbia. L’ira del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria è rivolta a tutti coloro che non hanno raccolto, in questi mesi, i reiterati allarmi dei rappresentanti sindacali dei baschi azzurri.

«Nella serata di lunedì 3 aprile si è verificato nel carcere di Brissogne l’ennesimo gravissimo episodio di aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto psichiatrico - denuncia il delegato della sigla sindacale Massimo Chiepolo - che, con calci e pugni, ha ferito ben 4 agenti che sono dovuti ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. I medici hanno formulato una prognosi di 10 giorni per 3 baschi azzurri e di 3 giorni per il quarto poliziotto. Lo stesso detenuto ha poi devastato il reparto prima di essere contenuto e sedato dal 118 che lo ha poi trasferito nel reparto di Psichiatria dell'ospedale regionale». Il sindacalista Massimo Chiepolo aggiunge che «Sono mesi che il Provveditorato assegna continuamente soggetti psichiatrici che hanno destabilizzato il carcere aostano, provocando eventi critici quotidiani con ripetute aggressioni e ferimenti malgrado gli sforzi del personale e del Comandante, sempre presente nei momenti più delicati, che stoicamente non si sottraggono a questo massacro».

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, esprime piena solidarietà agli agenti rimasti feriti e nel contempo avverte: «Servono interventi urgenti e strutturali. Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario».

La sera di ieri, venerdì 7, la senatrice Nicoletta Spelgatti e il capogruppo in Consiglio Valle della Lega Vallée d’Aoste Andrea Manfrin hanno visitato la casa circondariale di Brissogne. «Sono anni che denunciamo la situazione esplosiva del carcere di Brissogne, - dichiara Andrea Manfrin - aggravata dalla mancanza di un Direttore stabile e dall’inserimento di molti detenuti con problemi psichici».

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