Deserto l’incontro con i commercianti dopo le polemiche su piazza Plouve
Piazza Plouve chiusa per i lavori di realizzazione di un tratto di pista ciclabile: dopo le polemiche della settimana scorsa, con una lettera aperta all’Amministrazione comunale di commercianti e residenti in centro che criticavano aspramente e, anzi, si dissociavano dal progetto di piste ciclabili, il dialogo resta interrotto. Infatti all’incontro che doveva essere chiarificatore proposto dal sindaco Gianni Nuti lunedì scorso, 31 luglio, nel Salonte Ducale del Municipio, si è presentata solo una persona. «Un po' ce lo aspettavamo che nessuno si sarebbe presentato - commenta il sindaco Gianni Nuti - ma rimane lo stesso il rammarico di non aver potuto spiegare i motivi della scelta di riqualificare piazza Plouve». Ma come è stata convocata la riunione? «Abbiamo utilizzato il medesimo canale di comunicazione con il quale abbiamo ricevuto la lettera aperta: - risponde il sindaco Gianni Nuti - firme autografe raccolte e inviate dalla signora Zanetta alla quale quindi abbiamo mandato lettera esplicativa, con i punti nei quali spiegavamo le ragioni del progetto, e un invito a vederci con invito a partecipare alla riunione, con una proposta di data che si sarebbe potuto modificare a loro piacimento e necessità». Il presidente dell’Ascom di Aosta Ermanno Bonomi precisa: «La categoria che rappresentiamo ha appreso di tale incontro dagli organi di stampa quando già aveva avuto luogo, nessuno è stato invitato. Inoltre, organizzare un appuntamento nella fascia oraria delle 17 non viene minimamente incontro alle esigenze lavorative dei commercianti, senza che nessuno venisse interpellato per concordare un orario diverso e condiviso. Rammentiamo che Confcommercio Valle d’Aosta rappresenta un settore trainante per Aosta e non essere stati coinvolti ed invitati a tale incontro non dà segnali di volontà di collaborazione tra le parti».
Per quanto riguarda il futuro di piazza Plouve, il sindaco Gianni Nuti rifersce che i lavori in atto non riguardano solo la realizzazione del tratto di pista ciclabile, saranno infatti piantati anche 18 alberi e gli stalli per il parcheggio e le corsie saranno più grandi. «Ci saranno 60 posti per parcheggiare in meno - spiega Gianni Nuti - ma questo non a causa della ciclabile. I lavori di messa a norma degli spazi andavano comunque fatti. E l'ampliamento fa sì che ci siano dei parcheggi in meno. Il nostro obiettivo è far sì che i parcheggi dentro le mura, come questo, siano veramente a disposizione del commercio. Per fare ciò in piazza Plouve non si potrà sostare per più di tre ore consecutive. Perciò si devono incrementare per la sosta lunga i parcheggi più periferici». E per questo motivo, dal gennaio 2024 per chi lavora in centro l'abbonamento al parcheggio De la Ville vicino alla Cogne costerà 150 euro all'anno, altri 30 posti in strisce bianche sono stati realizzati in via Clavalité e il Comune ha in programma di realizzarne altri 110, sempre nella stessa zona.
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: 11 osservazioni
Alla data di scadenza del termine per la presentazione di osservazioni e proposte scritte alla proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile - lo scorso mercoledì 26 luglio -, sono pervenute al Comune 11 osservazioni, 6 delle quali provenienti da privati e 5 da parte di enti e associazioni. Le osservazioni saranno ora oggetto di un’istruttoria condotta dapprima dalla società incaricata della redazione del Piano e, successivamente, dal gruppo di lavoro tecnico istituito nell’ambito comunale per essere, infine, sottoposte all’Amministrazione comunale. Le osservazioni così controdedotte, nel caso di loro accoglimento totale o parziale, verranno integrate nel testo rivisto del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il lavoro di istruttoria si concluderà presumibilmente nel mese di settembre. Prima dell’approdo in Consiglio comunale, nel periodo autunnale, il Piano verrà nuovamente portato all’esame della Commissione consiliare competente.
Intanto, però, prende posizione netta Confcommercio Valle d’Aosta, secondo la quale il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile «Non è in grado di svolgere l'attività per il quale è nato». Per l'associazione dei commercianti, sarebbe necessario rimettere mano al documento, aumentare gli attori coinvolti e posticipare la sua data di attivazione.
Inoltre, evidenzia Confcommercio Valle d’Aosta, il Piano è d'obbligo solo per le città sopra i 100mila abitanti, e non può risolvere i problemi della mobilità urbana di Aosta, senza andare a integrare sia le realtà limitrofe, sia regionali.