«Democrazia contro Tecnocrazia» Conferenza sabato 20 gennaio

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«Democrazia contro Tecnocrazia, tre iniziative di legge popolare per r-esistere» è il titolo della conferenza organizzata da Valle d’Aosta Futura sabato prossimo, 20 gennaio, alle 16.30 all’Ecoworking a Torrent de Maillod a Quart. Sarà Davide Lovat - politologo, filosofo e saggista - a illustrare «la gravità del particolare momento storico che stiamo vivendo - si legge in una nota - in cui è in atto un vero e proprio attacco alla democrazia per sostituirla con la tecnocrazia, caratterizzata dall’accentramento del potere e dall’assunzione di decisioni fondata sul metodo dell’ imposizione e sulla negazione del pluralismo, esaltando il ruolo dei “tecnici”, burocratici o militari, e privilegiando le finalità di produzione e di profitto; dalla concezione di Stato inteso come strumento al servizio dei cittadini per agevolarne la vita libera riconoscendone, garantendone e tutelandone i diritti innati, si assiste all’ingerenza del potere statale che definisce regole ed esercita il diritto di controllo su ogni aspetto della vita privata dei singoli cittadini».

Il relatore della serata, responsabile regionale per il Veneto del Comitato Liberi in Veritate - Alleanza antiglobalista per la difesa dell’ ordine del creato - esporrà le tre iniziative di legge popolare, presentate alla Corte di Cassazione, già accolte e pubblicate in Gazzetta Ufficiale. L’oggetto delle iniziative di legge: «Sancire il diritto per ogni cittadino a poter pagare con il denaro contante qualsiasi prestazione. Lo scopo è quello di affermare che ogni forma di pagamento digitale va bene, purché la possibilità del pagamento in contanti non venga mai negata». «Sancire il diritto di poter prodursi del cibo a scopo di consumo proprio. Lo scopo è impedire che chi ha interessi nell'industria alimentare arrivi a far introdurre leggi che neghino la possibilità alle persone di fare quello che da sempre l'essere umano ha fatto: coltivare e allevare per mangiare. Tenere un orto o degli animali da cortile non per un'attività commerciale, ma per l'autosostentamento parziale o totale, non deve poter essere impedito».

Infine «Sancire il diritto di ogni famiglia a educare i propri figli secondo i princìpi religiosi e morali scelti dai genitori, con la facoltà di sottrarre i figli all'indottrinamento di Stato con particolare riferimento all'ideologia di genere, figlia di una visione del mondo scaturita da contesti culturali non cristiani o, comunque, avversi all'impostazione propria del Diritto Naturale».

Valle d’ Aosta Futura ha accolto l’appello del Comitato Liberi in Veritate a sostenere la raccolta firme (50mila su tutto il territorio nazionale, da gennaio 2024) ritenendola «una proposta concreta per reagire, resistere, difendere le più basilari regole di democrazia del nostro paese, impedire che si continuino a violare le libertà individuali costituzionalmente garantite, permettendo la discussione delle tre proposte di legge popolare in Parlamento, in questa legislatura e influire sull’attività legislativa».

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