Delitto di La Salle, a settembre sentenza per i maltrattamenti

Delitto di La Salle, a settembre sentenza per i maltrattamenti
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Sarà resa nota mercoledì 4 settembre la sentenza del Tribunale di Appello di Grenoble a carico di Sohaib Teima, il 21enne di Fermo che è sotto processo per maltrattamenti ("violenza abituale e atti intimidatori") nei confronti della compagna, Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, di Lione.

Il giovane è anche indiziato in Italia dell'omicidio della ragazza, trovata morta con un taglio alla gola nella chiesetta diroccata dell’Equilivaz a La Salle alla fine di marzo.

Mercoledì scorso, 26 giugno, l’udienza è durata 5 ore.

Il Pubblico ministero ha chiesto una pena più severa di quella che gli è stata inflitta in primo grado: 18 mesi di carcere contro i 6 comminati dai giudici venerdì 3 maggio scorso. Auriane Nathalie Laisne aveva denunciato 4 volte l'imputato: per il furto del telefono, per l'appropriazione dei suoi account Instagram e delle sue email, e infine per le ripetute percosse. «Le prove contro di lui sono schiaccianti» afferma il Procuratore generale. La difesa ha chiesto la sua assoluzione, sostenendo che le accuse sono false. Sohaib Teima - che è in attesa dell'estradizione in Italia, già concessa dalla Corte d'Appello di Grenoble, dove è accusato dell’omicidio di Auriane Nathalie Laisne, durante il processo ha dichiarato: «Era una brava ragazza, molto bella e intelligente. Non meritava affatto quello che le è successo. Sono molto triste. Non l'ho mai picchiata né insultata».

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