Delio Formento, l’uomo che ha portato l’allegria ad Aosta «Petit Bar», «La Poubelle» e «Moog’s»: una vita luccicante
«Siamo stati fortunati ad avere vissuto da protagonisti un’epoca così bella e divertente», questo diceva Delio Formento quando con gli amici ricordava una Valle d’Aosta diversa eppure non tanto lontana nel tempo.
In quel mondo era entrato a vent’anni, da poco terminati gli studi all’Istituto tecnico di Ivrea «Camillo Olivetti». Nel 1968 la mamma Pierina Mesère, donna straordinaria originaria di Rhêmes, decise di cogliere l’occasione di acquistare un locale simbolo della città, il «Petit Bar» di via De Tillier dalla famiglia Aymonod di Chambave. Sposata con Stefano «Etienne» Formento, capo turno alla Cogne, Pierina Mesère coinvolse subito nella nuova attività il primogenito Delio, nato il 2 settembre del 1948, e il fratello Ezio, di due anni più giovane. Il «Petit Bar» era all’epoca la vetrina di Aosta, tutti lo frequentavano e quando il suo déhors veniva posizionato al centro di via De Tillier i tavolini liberi erano rari. Il leader dell’Union Valdôtaine Mario Andrione aveva il suo angolo preferito in fondo al bancone, vicino alla porta che dava sul cortile interno, mentre l’avvocato Dante Malagutti preferiva il primo posto vicino alla porta, che si alternava con «Ciasso» Bionaz. Tra i tanti clienti abituali, Carlo Trossello con la sua mantella verde si sedeva sulla destra entrando ed ogni giorno al «Petit Bar» si discuteva di politica, si combinavano affari, si organizzavano memorabili trasferte. Se cercavi qualcuno il «Petit Bar» era il posto giusto per trovarlo perché tutti passavano di li e Pierina aveva sempre una bella parola. Delio le somigliava tantissimo, anche fisicamente, non alto di statura, come la mamma, lei veramente molto minuta, lui con un corpo atletico. Se molti amavano quel piccolo e stretto locale, anche Delio ed Ezio Formento costruirono lì il loro futuro: la prima tappa fu a Capodanno del 1971, esattamente cinquant’anni fa, l’apertura della discoteca «La Poubelle», un locale favoloso, diventato subito un ritrovo affollato, fatto di specchi e di tessuti a quadri, con due piste da ballo, per circa centocinquanta clienti, in via Circonvallazione a Courmayeur. Esattamente dodici mesi dopo, nel dicembre del 1972, i fratelli Formento rilevarono dalla famiglia Porcellana di Cuorgnè il «Moog’s», la grande discoteca situata in mezzo ai prati in fondo a corso Ivrea, alle spalle dell’Hotel Valle d’Aosta.
Tra «Petit Bar», «La Poubelle» e «Moog’s» per Delio Formento, che aveva solamente ventiquattro anni, iniziò una vita a mille all’ora, accompagnata dall’amore per le cose belle, per la sua famiglia alla quale era legatissimo e per i suoi cani, come l’indimenticabile chow chow Kristal. I fratelli Formento negli anni Settanta ad Aosta dettavano lo stile, loro che andavano a Milano una volta alla settimana per acquistare le ultime novità discografiche: in piazza Chanoux parcheggiavano la DS color bronzo oppure in estate la Dune Buggy o ancora la prima Fiat 132 arrivata in Valle.
Se «La Poubelle» apriva solamente nelle stagioni turistiche, il «Moog’s» negli anni Settanta era il grande locale di intrattenimento della regione, con un’ampia frequentazione pure dal vicino Canavese. Il sabato sera e la domenica pomeriggio i giovani ballavano la discomusic trascinati dai disc-jockey Toto Caponetti e poi Palmiro Peaquin, affiancato da Domenico Rocca. Proprio Palmiro Peaquin fu una delle scoperte di Delio Formento, che lo osservava passeggiare come tanti altri giovani durante le «vasche» in via De Tillier e volle coinvolgerlo nell’attività nel 1973, creando anche le basi di un’amicizia che durerà per sempre. Oltre alla disco music tanto in voga in quel periodo, che culminerà nel 1977 con il mitico film «La febbre del sabato sera», Delio Formento voleva attrarre un’altra fascia di mercato e inventò i mercoledì del liscio, che riscossero un successo incredibile. Ricordava sempre sorridendo di quando pensò di spargere il borotalco sulla pista, una trovata che piacque a tutti, tanto che il «Moog’s» fu un «tempio» per gli amanti del ballo, con orchestre di alto livello ad animare i suoi imperdibili mercoledì.
Il contenitore «Moog’s» ospitò anche i concerti di tutti i migliori gruppi valdostani dell’epoca e poi di tanti «mostri sacri» della musica italiana, come per due volte i Pooh, poi Riccardo Cocciante, Marcella Bella, Bruno Lauzi, Eugenio Finardi, Little Tony, il Banco di Mutuo Soccorso, la Premiata Fonderia Marconi, i Delirium che reduci dal successo al Festival di Sanremo con «Jesahel» richiamarono mille spettatori ed almeno altrettanti non poterono entrare. «Furono anni di grandissima attività che non torneranno mai più» ricordava Delio Formento: «Tutto da allora è cambiato, sia Aosta che la musica. Noi avevamo sempre voglia di investire, di migliorare, tanto che il “Moog’s” era un esempio, per la qualità delle attrezzature, come l’illuminazione con le prime luci psichedeliche. tanto che fu la prima discoteca in Italia a dotarsi dell’impianto per la depurazione del fumo, una novità incredibile allora.»
La chiusura de «La Poubelle» a Courmayeur determinata da problemi di acustica con le case circostanti, portò i fratelli Formento a Fano dove gestirono a lungo il night club «La Capannina», tanto da vendere nel 1984 il «Moog’s» che cambiò nome in «Divina». Comunque non lasciarono la Valle d’Aosta e, pur occupandosi de «La Capannina», presero in gestione nel 1986 il ristorante «Leone rosso» in via Roma a Courmayeur: per vent’anni accolsero con la loro simpatia nelle sue sale migliaia di clienti, fino alla sua chiusura definitiva per la trasformazione in appartamenti. Per Delio, che nei periodi di bassa stagione si trasferisce a Cuba, l’ultima avventura è con un piccolo bar in via Aubert ad Aosta, una sorta di passatempo per lui, troppo abituato a stare in mezzo alla gente.
Purtroppo però una malattia degenerativa neurologica gli cresce dentro, lo debilita giorno dopo giorno, tanto da richiedere un’assistenza continua. La moglie Dayunni, come i figli Yander e Jessari, lo accompagnano ogni giorno, insieme al fratello Ezio e agli amici di sempre. Fino alle prime ore di ieri, venerdì 7 gennaio, quando Delio Formento si è spento al Refuge Père Laurent di Aosta, disponendo la donazione dei propri organi.
Alle 11.30 di lunedì prossimo al cimitero di Aosta, Delio Formento verrà salutato e poi andrà a riposare in un grande prato, lui che ha portato l’allegria ad Aosta per tanti anni e che con Marcella Bella ha cantato «Montagne verdi».