De Fabiani terzo nella mass start, Pellegrino secondo nella “sua” sprint Fondo italiano sempre più rossonero
Il fondo azzurro può trasferire armi e bagagli in Valle d’Aosta. Dopo il secondo posto di Federico Pellegrino nella sprint di apertura del Tour de Ski giovedì scorso, 4 gennaio, è arrivato un altro podio per l’Italia dello sci nordico grazie a Francesco De Fabiani.
Il terzo posto del gressonaro nella 15 km skating di Oberstdorf ha un valore specifico enorme non solo per la nazionale, ma anche per un atleta che dopo 2 sfavillanti stagioni da Under 23 nel corso dell’ultimo anno e mezzo non era più riuscito a trovare lo spunto migliore. E invece, in una specialità che non gli si addice troppo, sotto la pioggia battente e pure dopo una caduta De Fabiani ha dimostrato di avere tra le sue corde anche quella spregiudicatezza tattica che quasi mai aveva messo in mostra. Un motore eccezionale e una classe innata in alternato sono le sue virtù, ma i detrattori gli imputavano anche di mancare di carattere in certi frangenti. La gestione dell’ultimo chilometro della gara di Oberstdorf cancella invece tutte le critiche possibili e immaginabili all’alpino di Saint-Jean.
sul podio al traguardo
A Oberstdorf ricorderanno a lungo, questo Tour de Ski. Mercoledì 3 gennaio la sprint in tecnica classica è stata cancellata dopo le qualificazioni femminili (comunque non valide per la classifica): l’indomani - giovedì - le mass start skating hanno visto gli atleti impegnati su un anello di soli 2,1 km. Gli sforzi dell’organizzazione sono stati ripagati con una gara magari non bellissima, ma incerta dal primo all’ultimo metro. Il percorso non era dei più duri e il primo attacco di Sergey Ustiugov dopo il primo giro non ha fatto la differenza. A decidere le sorti della 15 km sono state le cadute: tante, forse troppe, e che spesso hanno visto coinvolti gli atleti russi. Proprio con uno di questi - Andrey Melnichenko - De Fabiani ha agganciato i suoi sci nel corso del quarto giro: nello spazio di pochi metri altre cadute hanno frammentato il gruppo, ma a ricompattare i migliori ci ha pensato Dario Cologna, che in un altro contatto ha rotto un bastoncino. Il forcing del corridore svizzero è quindi cessato, e così chi era rimasto attardato è potuto rientrare. Nell’ultimo giro De Fabiani - sempre tra le 13esima e la 15esima posizione - ha guadagnato terreno e nell’ultima salita ha seguito l’attacco di Emil Iversen e Sindre Bjoernestad Skar. Cologna è rimasto sorpreso e i 3 hanno iniziato l’ultima discesa con un piccolo vantaggio sui migliori, un vantaggio che è rimasto inalterato fin sotto il traguardo.
De Fabiani - già ottimo ottavo domenica nella 15 km in classico ma un po’ sofferente l’indomani nell’inseguimento skating - si mise proprio in luce a Oberstdorf nel gennaio del 2015, con un’azione simile che però ebbe minor fortuna (fu settimo). Giovedì, invece, con più consapevolezza dei suoi mezzi è arrivato a conquistare il suo secondo podio in tecnica libera della carriera in Coppa del Mondo ma soprattutto è 15esimo nella classifica generale del Tour, a 2’25”2 da Cologna.
«Mi sentivo bene perché sapevo che le gambe giravano nel modo giusto: in questo genere di gara bisogna soltanto aspettare l’ultimo giro e così è stato nonostante la caduta in un momento in cui c’era bagarre in pista per l’abbuono. - racconta Francesco De Fabiani - Fortunatamente c’era tempo per recuperare e l’ho fatto. Ho speso un po’ di energie, però gli sci andavano forte, credo di essere stato uno dei più veloci in pista perché scollinavo senza fatica e poi mi lasciavo trasportare dalle scie. Ho cominciato l’ultimo giro un po’ indietro, ho spinto forte in piano pattinando, sapevo che per fare podio dovevo arrivare sulla salita nelle primissime posizioni, sono passato per terzo e si è formato un piccolo buco che non è stato più chiuso da chi inseguiva. Questo piazzamento è importante perché arriva dopo un anno travagliato, in cui per un motivo o per un altro non sono riuscito ad andare come volevo. Esco da questa giornata con una grande carica in termini di fiducia: ci mettiamo alle spalle, spero definitivamente, un periodo buio, almeno dal punto di vista psicologico. Adesso ci spostiamo in Val di Fiemme per il rush finale: corro sicuramente la 15 km di sabato e poi farò il punto della situazione».
bravo pure nelle distance
E i sorrisi, per la Valle d’Aosta del fondo, non finiscono qui. Perchè c’è anche Federico Pellegrino, da prendere in considerazione. Non che ci si possa dimenticare del poliziotto di Nus: il suo secondo posto nella sprint di sabato scorso, 30 dicembre, ha dimostrato una volta di più che quando gli sci corrono veloce lui c’è, soprattutto in skating. Questa volta è stato battuto da Sergey Ustiugov, che a Lenzerheide si è preso una parziale rivincita della sprint mondiale del febbraio scorso in Finlandia.
Pellegrino avrebbe voluto cercare una conferma nella gara in classico di mercoledì in Germania, ma il vento e la pioggia lo hanno privato di questo test. Prima del suo ritiro, però, “Chicco” aveva dimostrato di avere una buona gamba nell’inseguimento skating di lunedì 1° gennaio. Il 17esimo posto finale è un piazzamento di ottima fattura, soprattutto per un’atleta che in questa prima parte di stagione quasi mai aveva affrontato le gare distance: la sua tenuta fa ben sperare anche e soprattutto in chiave staffetta olimpica. Non per niente il campione valdostano, sin da inizio stagione, ha sottolineato come punti alla sprint in classico, alla team sprint skating e anche alla 4x10 per portare a casa una medaglia da Pyeongchang.
Se Pellegrino torna a casa parzialmente soddisfatto altrettanto non si può dire di Mark Chanloung: il ragazzo di Gressoney-La-Trinité - che dallo scorso inverno difende i colori della nazionale thailandese - è stato 76esimo nella sprint inaugurale del Tour de Ski ma l’indomani, domenica 31 dicembre, è stato costretto al ritiro nella 15 km in tecnica classica.
I prossimi appuntamenti
Oggi e domani, sabato 6 e domenica 7 gennaio, il Tour de Ski si chiude come da tradizione sulle piste trentine della Val di Fiemme. Oggi, sabato, sono previste le gare mass start in tecnica classica sulla pista dei Mondiali del 2007: alle 14.15 la partenza della 10 km femminile, mentre alle 15.45 inizia la 15 km degli uomini. Domani, domenica, la chiusura con partenza dallo stadio del fondo del lago di Tesero e arrivo - dopo 9 km in tecnica libera - all’Alpe del Cermis, dopo un pianoro di 6 km e una salita “infinita” di tremila metri. Le donne prenderanno il via alle 11.30, gli uomini alle 14.30: l’ultima prova - come da tradizione - sarà un inseguimento in base alla classifica generale del Tour de Ski.