Datore di lavoro assolto nel primo processo è stato condannato in Appello per la morte di un operaio a Allein

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Giovedì scorso, 11 aprile, la Corte d'appello di Torino ha condannato a 6 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, Alberto Sale, 54 anni, di Milano, accusato di omicidio colposo come datore di lavoro di Claudio Luigi Campi, operaio di Ceriano Laghetto, in provincia di Monza Brianza, morto a 46 anni il 4 settembre 2020. La sentenza ribalta l’assoluzione di primo grado.

La vittima era caduta nella vasca di una centrale idroelettrica ad Allein durante dei lavori di manutenzione. In base alle indagini coordinate dal pm Francesco Pizzato, Campi era stato colpito violentemente a una gamba, finendo sul fondo della vasca della centrale, dopo la caduta dello sgrigliatore di cui stava sostituendo le guarnizioni di tenuta del pistone. Il tutto, sempre secondo l'accusa, perché non aveva retto il pezzo di legno su cui era appoggiata, e non ancorata, la struttura mobile (il “pettine”) del sistema che serve a rimuovere i detriti. Secondo gli inquirenti Alberto Sale, nella sua qualità di consigliere d’amministrazione con delega in materia di sicurezza, non avrebbe redatto un piano operativo di sicurezza con le procedure per svolgere quell'intervento in modo da prevedere sistemi di bloccaggio del sistema mobile. Secondo la difesa invece per quell'attività non era necessario. Affermazione, quest'ultima, condivisa dalla sentenza di primo grado del tribunale di Aosta datata 30 settembre 2022.

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