Daniela Santanchè ha firmato Arrivano i ristori agli alluvionati

Daniela Santanchè ha firmato Arrivano i ristori agli alluvionati
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Dove non vuole arrivare la Regione arriva lo Stato. Incredibile ma vero nel paese del «Maitres chez nous» dopo il rifiuto della Giunta regionale a prevedere dei ristori per le comunità di Cogne e di Breuil Cervinia le cui attività commerciali e alberghiere sono state pesantemente danneggiate dall’alluvione del 29 giugno scorso - malgrado il lungo tiramolla di proposte, discussioni, polemiche e promesse mancate - la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha firmato ieri, venerdì 25 ottobre, il decreto “Alluvioni Piemonte e Valle d’Aosta”.

Dopo essere stata presa in giro da tutti per la bislacca idea degli elicotteri per portare i turisti a Cogne, Daniela Santanchè ha comunque mantenuto la promessa di attivarsi per i ristori, anzi ha fatto elevare il totale dello stanziamento da 10 a 15 milioni di euro, anche perché la Regione Piemonte ha voluto essere inserita. Lo scopo del decreto è appunto quello di «ristorare le attività turistiche e ricettive per i danni materiali e la perdita di utile nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 agosto 2024 rispetto all’analogo periodo 1° luglio e il 31 agosto 2023 che si sono verificate in conseguenza dell’evento alluvionale».

E’ da capire ora cosa si intenderà esattamente per utile rispetto al fatturato.

I beneficiari della misura sono le attività turistiche e ricettive, inclusi gli esercenti gli impianti di risalita a fune, i noleggiatori di attrezzature per sport invernali nonché per il cicloturismo e l’escursionismo, le scuole di sci e di alpinismo, gli stabilimenti termali, i parchi tematici, i parchi divertimento, le agenzie di viaggio, i tour operator, le strutture alberghiere ed extralberghiere, i campeggi e le aree di sosta per caravan e autocaravan, gli agriturismi e il settore fieristico nonché la ristorazione e il trasporto di viaggiatori, effettuato mediante noleggio di autobus con conducente.

Verranno identificate dai codici Ateco e dovranno avere la sede operativa in uno dei 74 Comuni della Valle d’Aosta e in un centinaio di Comuni piemontesi.

Il contributo concedibile verrà determinato alla chiusura delle adesioni ripartendo le risorse di 15 milioni di euro fra tutte le domande pervenute e ammissibili secondo la medesima percentuale e, in ogni caso, nei limiti del danno materiale ovvero della riduzione dell’utile effettivamente subito dal richiedente.

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