Dalla Valle d’Aosta al Giappone: cucina gourmet a L’Armadillo di Courmayeur
C’era una volta L’Armadillo, un eclettico “wine bar” con piccola cucina inaugurato a dicembre 2014 da Luciano Angelini e Alessandro Maggiori e dedicato proprio all’armadillo, l’animaletto simbolo del Texas che - narra la leggenda - emigrò fino in Val Ferret dove trovò riparo tra i ghiacci perenni delle Alpi. E c’è ancora, solo che oggi è un vero e proprio ristorante condotto con professionalità e competenza dallo chef Satoru Ueda - ex “Gardenia” di Caluso - che, in collaborazione con Carmine Aquila e Keita Murakami, ha portato un pizzico di Sol Levante ai piedi del Monte Bianco.
«La nostra idea è quella di proporre una cucina gourmet e di qualità. - riferisce Carmine Aquila - Siamo giovani e appassionati, e fin da subito abbiamo avuto un ottimo riscontro dal pubblico e dalle guide di settore. Per scelta non proponiamo più gli aperitivi, tuttavia organizziamo periodicamente stimolanti incontri con produttori provenienti anche da altre regioni. Domenica 1° ottobre dalle 12.30 è ad esempio in programma una degustazione con “Triple A” (agricoltori, artigiani e artisti) che prevede un assaggio di sei vini abbinati ai nostri piatti».
Affacciato proprio davanti al piazzale della “vecchia” funivia del Monte Bianco di La Palud, l’Armadillo vanta un grazioso dehors per la stagione estiva; gli interni sono molto curati e comprendono l’ingresso con bancone e sgabelli e un’intima saletta con bottiglieria a vista. Punto di forza del locale, infatti, è un menu che varia periodicamente seguendo il mercato e la stagionalità degli ingredienti (erbe e ortaggi provengono dal loro orto biologico) accompagnato dalle bottiglie che spaziano dalla Valle d’Aosta al resto del mondo.
I piatti sono un omaggio alla Valle e alla tradizione gastronomica nipponica. Un inizio interessante è la tartare di Fassona, aiolì, yuzu e salsa all’uovo; poi il salmerino cotto a bassa temperatura, il suo brodo, essenza di crostacei; la crema fredda di zucchine, seppia in umido col suo nero; i ravioli di burrata allo zafferano, salsa di pomodoro confit e caviale di aringa. Capitolo a parte per i dolci, tutti rigorosamente fatti in casa (come anche pane e grissini), tra cui la Pavlova estiva (meringa, semifreddo al frutto della passione, aria di cocco), la zuppa di ciliegie con gelato allo yogurt e cioccolato bianco, la spuma di cheesecake, uvetta, rhum, albicocca e verbena.
Per il dopo cena c’è la possibilità di fermarsi a degustare un vino da dessert, un liquore o un distillato suggerito dai competenti titolari.
L’Armadillo è aperto tutti i giorni dalle 19 alle 23; per maggiori informazioni e prenotazioni tutti gli interessati possono contattare il numero 340 9610226.