Dalla preistoria ai viaggi nello spazio per raccontare l’evoluzione umana
Da un lato ci sono i segni lasciati da chi ha vissuto 6mila anni fa, dall'altro si vedono le impronte dei primi uomini sbarcati sulla Luna. Entrambi gli eventi compiono 50 anni: i primi ritrovamenti dell'Area megalitica di Aosta e il primo allunaggio si sono verificati nell'estate del 1969, a poche settimane l'uno dagli altri, e insieme vengono ricordati dedicando il mese di luglio al tema "Dalla Terra alla Luna". L'inaugurazione è stata lunedì 1° luglio, con la prima visita guidata all'esposizione organizzata dall'Assessorato del Turismo e Beni culturali e dall'Osservatorio astronomico regionale, con il contributo dell'associazione Asimof (Associazione Italiana Modelli Fedeli). «Con il soprintendente Roberto Domaine, fin dal 2006, abbiamo voluto trasformare un disagio in risorsa. - spiega l'assessore Laurent Viérin - Il primo cantiere evento è stato aperto durante una Foire d'été, poi sono stati i castelli, compreso l'ultimo acquisto, quello di Arnad. Questo ci ha permesso di entrare in Torino Musei e l'Area megalitica è uno dei siti inseriti. Pensiamo ai giovani ma anche a tutta la comunità, con l'intento di destinare la cultura ai più e non riservarla a pochi, questa è stata la sfida. Apriamo il calendario degli appuntamenti con film che aiutano a ricordare lo sbarco sulla Luna». Nella "Esposizione spaziale", nell'Area megalitica fino a martedì 30 luglio, si possono ammirare da vicino il modello del colossale razzo Saturno V, utilizzato per portare gli astronauti sulla Luna, riprodotto in scala 1:10 (lunghezza 11 metri), e una riproduzione in scala 1:1 del modulo di comando Columbia che ospitò l’equipaggio dell’Apollo 11. «Abbiamo iniziato a lavorarci a novembre 2018. - aggiunge il direttore dell'Osservatorio Jean-Marc Christille - Uniamo archeologia e scienza dello spazio. Da una parte cerchiamo di produrre cultura e dall'altra di trasferirla ai nostri giovani. Se poi con la cultura riusciamo anche a fare turismo facciamo bingo». I modelli sono realizzati dall’Associazione Italiana Modelli Fedeli. I visitatori hanno la possibilità di entrare nella capsula Columbia, provando l’emozione di sentirsi "astronauti per un giorno". Fra le pietre e le stele, è esposto in una teca un frammento di meteorite proveniente dalla Luna, trovato nel 2016 in Marocco e in possesso dell'Osservatorio. A guidare le visite, da martedì a domenica alle 14.30 e alle 16.30, sono ricercatori dell'Osservatorio, mentre le visite al sito archeologico sono il venerdì e il sabato alle 15.30 e alle 17.30. Terminati i film, che hanno aperto la prima settimana del "mese della Luna", si comincia con le conferenze del sabato, alle 21, nella sala Viglino di Palazzo regionale ad Aosta: oggi con Paolo Attivissimo su "Un piccolo passo: l'avventura della Luna", sabato 13 con Dario Kubler dell'associazione Asimof su "Un computer per la Luna", sabato 20 con Andrea Bernagozzi e Paolo Calcidese dell'Osservatorio su "10-9-8... Luna!!!" e sabato 27 con Enrico Flamini ex capo scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana su "Dalla Luna a Marte, il futuro dell'esplorazione".