Dalla montagna parte la vita

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E’ l’Anno Internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna, secondo la dichiarazione dell’ONU, e lo scopo delle celebrazioni è quello di aumentare la consapevolezza dell’importanza di uno sviluppo sostenibile della montagna, così come della conservazione e uso sostenibile degli ecosistemi montani.

La scelta di proporre il 2022 come anno dedicato allo sviluppo delle terre alte non è casuale. Nel 2022 sono trascorsi esattamente 20 anni da quello che fu riconosciuto come l’Anno Internazionale della montagna, il 2002, un’occasione che portò all’istituzione della Giornata internazionale delle montagne.

Siccome le montagne sono l’habitat di specie uniche di flora e fauna ed i paesi di montagna costituiscono tipi unici di ecosistemi, ne deriva che i problemi che questi devono affrontare a causa del cambiamento climatico sono particolari e specifici. Le esigenze quindi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici richiedono misure speciali.

Parte anche in Valle d’Aosta quindi la celebrazione di questo importante momento di dialogo e di visibilità per la montagna, tra cui spiccano eventi, ricerche, tavole rotonde e incontri. Oltre alle opinioni degli studiosi ed esperti, però cosa ne pensa chi in montagna vive e di montagna vive? Che esigenze urgenti avete voi coltivatori, allevatori, guide alpine, gestori di rifugi, imprenditori del turismo? Quali sono le priorità? Cosa non può attendere? Cosa va sviluppato, incrementato?

Sviluppo sostenibile e riduzione delle emissioni di gas, sono le prime proposte dei governanti, perché solo un ecosistema sano può sopravvivere.

Non tutti considerano che dalla montagna parte la vita, per fare un esempio: l’approvvigionamento di circa metà della popolazione mondiale dipende dalle risorse idriche delle Alpi, quindi la montagna è e resta un bene comune da preservare.

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