Dal nuovo palaghiaccio agli alberi piovono critiche sulla Giunta Nuti
Il gruppo di Forza Italia al Comune di Aosta, composto dal capogruppo Paolo Laurencet e dal vicepresidente del Consiglio Renato Favre, sferza la Giunta del sindaco Gianni Nuti. A dar fuoco alle polveri è stato il dibattito sul nuovo palaghiaccio in regione Tzamberlet in occasione dell’ultimo Consiglio comunale. «Dopo avere annunciato che Aosta avrà presto un nuovo palaghiaccio, grazie anche al milione e mezzo di euro in arrivo dal Pnrr, - annotao Paolo Laurencet e Renato Favre - messa alla prova, la Giunta Nuti è stata costretta a effettuare una brusca frenata, ammettendo che no, dei restanti 9,5 milioni di euro necessari per l'opera, a oggi non vi è alcuna traccia. Una circostanza che ovviamente non ha potuto che lasciarci con l'amaro in bocca, poiché un progetto che non decolla è un'opportunità di sviluppo che viene meno per la città e per gli aostani». Ragion per cui, i consiglieri comunali di Forza Italia ammoniscono: «Proprio alla luce di questo, nell'annunciare opere e lavori occorrerebbe essere più prudenti e responsabili, soprattutto da parte di chi ha l'onere e l'onore di amministrare Aosta, di modo da non creare false aspettative».
Paolo Laurencet e Renato Favre osservano: «Non è la prima volta, peraltro, che la Giunta Nuti assicura una cosa per poi farne un'altra, come se le parole espresse non avessero un loro peso specifico. Che fine ha fatto la nuova scuola promessa alle famiglie di Porossan? Che fine hanno fatto i lavori di bonifica del versante roccioso al Parco Saumont assicurati più di un anno fa? E la messa in sicurezza dell'area dell'ex maneggio, data per certa entro inizio luglio? E la convocazione delle commissioni consiliari promessa addirittura nel 2021 per approfondire temi come la disabilità e i servizi per la prima infanzia in città? Che fine ha fatto la gestione in co-progettazione del Teatro Giacosa, assicurata a tempo di record ma ancora ben lungi dall'essere definita? E la demolizione del grattacielo al Quartiere Cogne, intervento in assenza del quale difficilmente potrà partire la riqualificazione urbana della zona?». I consiglieri di Forza Italia concludono evidenziano che «Questi sono soltanto alcuni esempi, che però non ci sorprendono, visto che nei giorni scorsi persino un'associazione vicina alla maggioranza comunale come Legambiente Valle d'Aosta, ha spronato il sindaco e la sua Giunta a iniziare a piantare almeno qualche albero dei 5.000 promessi in campagna elettorale».
Bacchettate da Legambiente
Il riferimento dei consiglieri forzisti è a una nota in cui Legambiente sottolinea: «Il verde è importantissimo per le città ma siamo consapevoli che la gestione degli alberi si porti dietro oneri per le Amministrazioni pubbliche non trascurabili. Quindi non vogliamo sottovalutare i problemi e le difficoltà che una corretta gestione del verde pubblico comporta. Tuttavia come associazione riceviamo da parte di cittadini molte lamentele che vanno dal decoro delle aiuole fino al disagio per gli abbattimenti di piante anche di valore».
Legambiente prosegue: «E’ notizia di pochi giorni fa il taglio di un altro dei maestosi cedri dell’area ex Testafochi dovuto, a quanto si legge da una nota del Comune, ad un errato intervento di una ditta all’opera per la creazione della pista ciclabile, con taglio delle radici e conseguente necessità di abbattimento per scongiurare il rischio di instabilità della pianta».
L’associazione ambientalista evidenzia: «Nell’estate più calda che a memoria ricordiamo, osserviamo la necessità di avere alberi con chiome atte a diminuire le bolle di calore in una città sempre più cementificata. Facciamo presente gli enormi vantaggi ecosistemici di cui gli alberi sono portatori, oltre al loro valore estetico e depurativo per l’aria, e rimarchiamo come da tanti anni le piante siano state vissute dalle amministrazioni che si sono succedute come un problema anziché una risorsa». Poi l’affondo: «Ricordiamo però che il sindaco Nuti in campagna elettorale ha molto puntato la propria comunicazione sul tema degli alberi, cosa che ha destato in noi grandi aspettative. Vorremmo di conseguenza che venisse data più dignità al settore del verde pubblico, riservandogli le energie necessarie (economiche, dirigenziali e operative) idonee finalmente a costruire una rinascita green della città, partendo proprio con la sostituzione degli alberi abbattuti in questi anni e proseguendo con una progettazione di riqualificazione generale del verde, prevedendo piante idonee alla crescita in contesto urbano (ma che siano piante vere, non cespugli!) secondo le migliori tecniche botaniche. Vorremmo che fosse ripresa e applicata la legge nazionale del 1992 che richiede ai Comuni di mettere a dimora un albero per ogni neonato, non fosse altro che per il suo significato simbolico. Vorremmo che la creazione delle agognate piste ciclabili non fosse l’occasione per nuovi tagli ma piuttosto per la riduzione dei volumi di traffico veicolare in città. Vorremmo infine che Aosta accogliesse i suoi turisti, e coccolasse i suoi abitanti, con più verde urbano: il panorama intorno alla città, fatto di boschi e montagne, ci gratifica ma non è sufficiente».
Quindi Legambiente chiede al sindaco Gianni Nuti «Che parlava di 5.000 nuovi alberi entro fine legislatura, di iniziare a dare dei segnali in tal senso. E’ un obiettivo raggiungibile, ma ci deve essere volontà politica. Chiediamo quindi una inversione di marcia rispetto alle consiliature precedenti non a parole ma con atti coraggiosi misurabili».