Dal Consiglio Valle no alla revoca delle Adaptations Polemica tra Rini e Certan

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Il Consiglio Valle nella seduta di giovedì scorso, 11 gennaio, ha respinto una mozione - presentata da Alpe, M5S, Ac-Stella alpina-Pnv - che chiedeva all'assessore regionale dell'Istruzione di «revocare il documento des Adaptations e le relative delibere di Giunta già per il prosieguo di quest'anno scolastico», presentando alla quinta commissione consiliare le modalità di valutazione da seguire da parte degli insegnanti in sede di scrutinio per dare validità all'anno scolastico in corso.

Presentando il testo in aula, Chantal Certan (Alpe) ha sottolineato che «i passaggi tra novembre e dicembre hanno in modo inequivocabile decretato il fallimento didattico e pedagogico della legge Rini 18 del 2016 e delle Adaptations», rilevando che «grazie alla professionalità e al grande impegno degli insegnanti e dei Dirigenti scolastici, questa sperimentazione è stata un'occasione di chiarimento». «Questa legge e il decreto delle Adaptations, che in particolare sull'educazione linguistica ha messo in ginocchio tutta la scuola, vanno riviste insieme. Si sono ottenuti risultati contrari a quelli decantati dalla maggioranza: l'educazione linguistica ad alto livello è invece a macchia di leopardo, esiste una discriminazione per gli alunni con problematiche e difficoltà, si sono abbassati gli obiettivi con conseguente impoverimento dell'apprendimento. La legge va modificata radicalmente per tutti gli ordini di scuola, non basta qualche rimodulazione, perché è stato scelto un metodo errato, perché ha indebolito l'intero sistema».

Secondo l'assessore all'istruzione, Emily Rini, che ha confermato l'intenzione di «voler apportare elementi migliorativi alla riforma nell'unico interesse della preparazione degli studenti», «né ora né allora ci sono stati fini elettoralistici, ma si è cercato di adattare al nostro territorio una legge nazionale che non avrebbe mai potuto essere applicata».«Sin dall'inizio - ha aggiunto - era prevista l'opportunità di apportare modifiche nella seconda parte dell'anno di applicazione della sperimentazione, confermando che l'intento della riforma era quello di dare a tutti le stesse possibilità, per non creare sul territorio scuole di serie A e di serie B. Il potenziamento delle competenze bi e pluri linguistiche è un processo che non si può e non si vuole fermare, ed è questo il perno del dibattito; non si vuole nascondere gli errori commessi soprattutto nelle modalità di inserimento delle Adaptations, ma capire come valorizzarle, eliminando la rigidità della scelta delle materie da svolgere in lingua inglese». «La sostanziale modifica - ha concluso Emily Rini - verrà proposta per il prossimo anno scolastico, dopo aver analizzato i dati dei monitoraggi compiuti e le suggestioni delle commissioni tecniche. La revoca in corso d'anno scolastico metterebbe in confusione le scuole».

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