Dal bombardamento alla festa dei cento anni La straordinaria vita di Maddalena Grasselli

Dal bombardamento alla festa dei cento anni La straordinaria vita di Maddalena Grasselli
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Cinque nipoti, undici pronipoti, di cui l’ultimo Samuele Bonin, è nato a 100 anni di distanza dalla bisnonna. Sarà una grande festa in famiglia quella che si svolgerà domani, domenica 31 ottobre, a casa di Maddalena Grasselli, “Nonna Lena”, per festeggiare il traguardo del suo secolo di vita. Ventotto familiari, grandi e piccoli, si stringeranno accanto alla loro capostipite che gli anni per l’esattezza li ha compiuti ieri, venerdì 29 ottobre, o come invece sostiene Lena, giovedì 28 ottobre. Un piccolo mistero avvolge il giorno esatto della nascita della nonnina, che probabilmente si può giustificare con un banale fraintendimento dell’impiegato dell’anagrafe comunale di Altavilla Vicentina, paese di cui è originaria Lena. Correva l’anno 1921 e, probabilmente, giorno più o giorno meno, non faceva molta differenza. In ogni caso ieri, venerdì 29, il sindaco di Pont Marco Sucquet si è nuovamente recato - ad una settimana di distanza dai festeggiamenti in onore di Ada Suaz - a omaggiare una centenaria del suo paese.

“Nonna Lena”, viene naturale pensarlo, è una forza della natura. Allegra, gioviale, ha una passione particolare per la musica, le canzoni, il ballo. Segue in tv tutti i programmi che si occupano di questo genere. Fino a poco tempo fa si dedicava anche alla lettura e ai cruciverba. Una vita serena, con tanti nipotini da coccolare, anche se in gioventù, ne ha passate davvero tante.

La centenaria di Pont era giunta in Valle d’Aosta dal Veneto nel 1935, a soli 14 anni, al seguito della famiglia, il papà Giovanni, la mamma Angela Casalatina - che si occuparono poi del dopolavoro dell’Ilssa Viola - le sorelle Ida, Olga e il fratello Francesco. Ha vissuto in pieno la terribile esperienza della Seconda Guerra Mondiale, vivendo anche in prima persona il bombardamento del 23 agosto 1944. All’epoca era già sposata con Nazzareno (detto Neno) Lazzarin e aveva già avuto i primi 2 figli, Roberto e Anna. Nell’immediato dopoguerra ha affrontato anche un terribile lutto: la perdita della sorella Olga morta a soli 22 anni di tubercolosi. Nel 1955 è arrivata la terza figlia che venne chiamata Olga in memoria della zia. Gli anni successivi sono trascorsi sereni, il marito Neno, classe 1916, si è sempre dedicato all’attività di parrucchiere. Lena invece accudiva la casa e i figli e poi successivamente i nipoti che via via arrivavano, 5 in tutto: Davide e Cristina Lazzarin figli di Roberto, Alessandra Ronchetta, figlia di Anna, Lorenzo e Nicole Bonin, figli di Olga. Nonno Neno è mancato 27 anni fa, nel 1994.

Ancora oggi la centenaria di Pont-Saint-Martin non ha perso il suo buonumore e la sua allegria, circondata da suoi 11 pronipotini. Il più piccolo Samuele Bonin, figlio di Lorenzo, è arrivato nel mese di luglio di quest’anno, un secolo dopo la bisnonna. L’arzilla nonnina ha anche avuto e superato il Covid, a testimonianza di una tempra straordinaria. A tavola Lena non si fa mancare nulla, nemmeno un goccio di vino, quando capita l’occasione. E domenica sarà sicuramente una di quelle.

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