Dagli allenamenti dei campioni alle “stars box” per dormire sotto le stelle Gressoney-Saint-Jean prepara il rilancio del comprensorio di Weissmatten

Dagli allenamenti dei campioni alle “stars box” per dormire sotto le stelle Gressoney-Saint-Jean prepara il rilancio del comprensorio di Weissmatten
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Dopo che il Weissmatten di Gressoney-Saint-Jean aveva vinto la sua battaglia il 14 gennaio 2021 - quando il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una risoluzione per il suo mantenimento e per l’ampliamento dell’offerta turistica - è stata effettuata in autunno la revisione generale 25ennale dell’impianto quale attività propedeutica a qualsiasi azione futura di implementazione o diversificazione di attività della stazione, al fine di migliorarne il risultato economico e la fruibilità pluristagionale. Era stata una petizione popolare, sottoscritta da 5.554 cittadini e presentata al Consiglio il 30 giugno 2020, a chiedere la sopravvivenza dell'impianto del Weissmatten, realizzato nel 1949 dalla Società per azioni Gressoney per l'incremento turistico, poi incorporata nel 2013 nella Monterosa Spa.

Ancora prima della richiesta contenuta nella risoluzione regionale, il Comune aveva già commissionato alla 4 Guimp di Genova, società specializzata in progetti di riconversione di comprensori sciistici, uno studio di rilancio da presentare al Consiglio regionale.

«La parte invernale è la più difficile da immaginare per il Weissmatten, che negli ultimi anni è stato un po’ abbandonato. - spiega Andrea Gallo, assessore allo Sport del Comune di Gressoney-Saint-Jean - Come Amministrazione comunale intendiamo portare avanti questo progetto di sviluppo, che vede lo sci agonistico e gli allenamenti di squadre di alto livello come uno dei punti del rilancio invernale. E’ considerata una delle 10 piste più belle d’Italia ed è il primo impianto di risalita aperto nella Valle del Lys, grazie a una società che si era costituita tra una cinquantina di famiglie gressonare e il barone Beck Peccoz. Tanto della vita del paese ruota intorno a questa pista, alla quale sono tutti molto legati e che è intitolata a Leonardo David, grande promessa dello sci italiano della fine degli anni Settanta. Siamo consapevoli che il clima è cambiato e la partenza della seggiovia è a 1.300 metri, mentre la stazione a monte arriva a 2.000 metri, però il fatto che prenda il sole solo nelle prime ore del mattino fa sì che non sia una zona particolarmente calda e sia possibile innevarla artificialmente».

Sono arrivati gli atleti spagnoli, non quelli svizzeri

Poiché la pista ha periodi di grande affluenza, durante le vacanze e nei fine settimana, e periodi di bassa affluenza perché non è inserita all’interno del comprensorio principale, occorre creare un mercato per riqualificarla. Quello del mondo delle gare è uno snodo fondamentale. «Ospitare squadre straniere e competizioni di alto livello per noi è un ottimo veicolo di promozione turistica. - aggiunge Andrea Gallo - Per questo avevamo accolto, per 2 anni, la Coppa Europa femminile, circuito subito al di sotto della Coppa del mondo, e il Campionato mondiale militare. Questa settimana si sono svolti, fino a ieri, venerdì 14 gennaio, allenamenti di slalom speciale per 2 atleti della Nazionale spagnola, allenata da 10 anni da Corrado Momo di Casale: Joaquim Salarich, due volte 15esimo quest’anno in Coppa del mondo, e Juan del Campo, che disputeranno le prossime gare in Austria».

A inizio stagione era stato stretto un accordo tra la Regione e la Nazionale svizzera, il cui allenatore, Matteo Joris di Arvier, in autunno aveva fatto una ricognizione per portare ad allenarsi il gruppo delle discipline tecniche. Poi, pur avendo il gestore preparato al meglio la pista, la pioggia caduta intorno al 28 dicembre e l’alternanza di caldo e freddo hanno reso impossibili i 4 giorni previsti.

Sabato 26 febbraio, sempre sul Weissmatten, si terrà la Weiss Runner Gressoney, ovvero il campionato Italiano di SkySnow, la corsa su neve, con un percorso di 12 chilometri e 700 metri di dislivello.

Una pista poderale

verso il Col Ranzola

Per l’estate l’idea chiave è di creare attività di intrattenimento dalla stazione a monte in su, per invogliare i turisti a prendere la seggiovia. E’ allo studio la realizzazione di una pista che colleghi l’arrivo della seggiovia al Col Ranzola e poi a Estoul attraverso la poderale già percorsa dalle e-bike nella zona di Palasina. Sono già intercorsi contatti con l’Assessorato dell’Agricoltura, anche perché questo tracciato poco invasivo servirebbe 2 alpeggi sotto il Ranzola, che finora sono raggiungibili solo a piedi o con l’elicottero. Uno dei 2, in particolare, ha subito dei danni al tetto ma, senza una poderale, il restauro sarebbe troppo oneroso. La pista avrebbe una triplice valenza: condurrebbe ai 2 alpeggi e sarebbe un volano per il turismo; inoltre potrebbe costituire una via di fuga, in caso di calamità naturali come il recente crollo del ponte di Gaby che aveva isolato Gressoney-Saint- Jean.

Le “stars box”: dormire

ammirando le stelle

In cima all’impianto sorgono la baita Mollino, costruita da un architetto torinese nei primi anni Duemila, in collaborazione col Politecnico, che potrebbe diventare un rifugio con posti letto, e la Casa da tè della Regina che, ampliata, potrebbe diventare un’attrazione grazie alla ristorazione.

«Vorremmo anche mettere delle “stars box”, casette di legno dove si può dormire, aprendo il tetto per ammirare le stelle. - conclude Andrea Gallo - La Regione sta studiando una normativa per il posizionamento di queste innovative strutture. Contemporaneamente, ci sarà un’opera di ripristino di sentieri e percorsi per le mountain bike, in salita e in discesa, che d’inverno sarebbero fruibili come tracce per lo scialpinismo».

Infine, alla base del Weissmatten esiste uno Snow Park, grande fonte di introiti per Monterosa Ski, che il Comune intende raddoppiare con nuove attrazioni, grazie anche all’interessamento della società che gestisce l’impianto.

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