Da oggi, sabato 4, e sino a fine marzo, un nuovo periodo di caccia al cinghiale per combattere la peste suina africana

Pubblicato:
Aggiornato:

Con l’ultima giornata di battute al cinghiale e alla volpe, giovedì 26 gennaio scorso, si è chiusa come stabilito dal calendario venatorio la prima parte della stagione di caccia 2022-2023. Rispetto agli anni passati, il 2023 prevede, infatti, una novità: da oggi, sabato 4 febbraio, al 30 marzo prossimo, i cacciatori valdostani possono tornare a cacciare, ma solo la specie cinghiale e limitandosi all’abbattimento in modo selettivo (senza limitazioni di numeri) di femmine e piccoli, all’interno delle unità di prelievo soggette a caccia programmata e di selezione. La decisione dell’Amministrazione regionale di aprire questo periodo di caccia al cinghiale è dovuta alla lotta alla peste suina africana. Per quanto riguarda questa specie selvatica, infatti, rispetto alla stagione venatoria scorsa la Regione ha accolto il decreto legislativo numero 9 del 17 febbraio 2022 che tiene conto di quanto previsto dalle ”Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana”. La Regione aveva, quindi, approvato un piano di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana sul territorio regionale 2022-2024 per evitare il diffondersi del virus nella regione e della procedura da attuare in caso di comparsa di un focolaio nel nostro territorio.

Da oggi in poi, fino alla fine di marzo, il giorno prima dell’uscita, ogni cacciatore deve avvisare la Stazione forestale competente per territorio segnalando la zona in cui prevede l’uscita di caccia al cinghiale con metodi selettivi. Il cacciatore che non informa la Forestale rischia l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge regionale numero 64 del 1994. I capi abbattuti devono essere segnalati telefonicamente alla Stazione forestale al fine del controllo che deve essere fatto lo stesso giorno di abbattimento dei cinghiali. L’abbattimento di esemplari maschi comporta la sospensione delle giornate di caccia, ma al cacciatore non saranno inflitte altre sanzioni amministrative pecunarie.

«Nel 2022 - spiega Paolo Oreiller, direttore regionale della Struttura competente in materia di caccia - il calendario venatorio prevedeva già l’apertura di un altro periodo di caccia di selezione al cinghiale. Le Regioni, infatti, hanno dovuto approvare il proprio Piano per la lotta alla peste suina africana. In Valle d’Aosta, abbiamo raggiunto l’abbattimento del piano di controllo dei maschi di cinghiale durante il periodo da settembre a fine gennaio. Adesso la caccia selettiva è finalizzata a femmine e piccoli secondo quanto indicato dall’Ispra. Per il 2023 è stato rinnovato e confermato il Piano di contrasto alla peste suina africana, per questo motivo ci saranno ancora azioni di monitoraggio e di controllo sia sui selvatici sia sugli animali domestici».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930