«Da mio zio Claudio ho imparato a riconoscere le bovine migliori»

Ci sono allevatori che provano per decenni prima di qualificare una propria bovina alla Regionale. Altri che addirittura non ci riescono mai. Per Fanny Pomat non è andata così: è il primo anno che porta ai combats a suo nome e ha fatto subito centro. Bisogna dire che il suo cognome è particolarmente “pesante” nel mondo delle battaglie. Lo zio Claudio Pomat è infatti uno dei grandi personaggi del circuito. Fanny - che ha 31 anni ed è la veterinaria del Comité - ha colto l’ultima occasione, piazzando la sua Jacoby al terzo posto in prima categoria all’eliminatoria di domenica scorsa, 13 ottobre, a Pontey.

«La passione l’ho ereditata dallo zio Claudio e dai nonni Annetta Marietty e Ostino Pomat. - spiega - L’anno scorso, dopo la Regionale, è nata l’idea di comprare una bovina e di provarci: così quando ho saputo che François Ansermin di Nus stava mettendo via quasi tutte le sue, ho fatto questo investimento ed è andata più che bene! E’ una bovina che Ansermin aveva acquistato dai Cunéaz di Valpelline: la sua mamma è della razza dei Cunéaz mentre il padre è dei Bonin. Lo scorso anno aveva perso 2 volte la battaglia per qualificarsi ma io la conoscevo e mi sembrava che avesse i “numeri” per fare il salto di qualità. Evidentemente lo zio Claudio mi ha insegnato bene come scegliere le bovine!».

Gli inizi, però, non erano stati particolarmente promettenti: «L’ho portata all’eliminatoria di Gressan ma aveva combinato poco. Così abbiamo deciso di tentare il tutto per tutto a Pontey ed è andata bene! Adesso ho solo 2 mucche: sono ricoverate nella stalla della società La Borettaz a Gressan ma a breve vorrei spostarle da mio zio a Etroubles. Già adesso la mucca combatterà per il comité di Etroubles, di cui faccio parte». E le aspettative per domenica? «Esserci è già bellissimo!» conclude Fanny Pomat.