Da Milano alla Valle d’Aosta per produrre vino: è “Mont Rêve”

Da Milano alla Valle d’Aosta per produrre vino: è “Mont Rêve”
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La natura, la montagna, una nuova vita. Tutto questo aveva in mente Mauro Manfredi quando alla fine del 2012 si trasferì da Milano a Cogne. Cercava un’ispirazione. Non sapeva ancora cosa avrebbe fatto, ma sapeva cosa non voleva più fare. «Lavoravo nel commercio dei prodotti grafici per la pubblicità insieme a mio fratello. - racconta - Un’esistenza trascorsa tra ufficio e automobile. A un certo punto non ce l’ho più fatta: ho lasciato tutto, per ricominciare in Valle d’Aosta, dove venivo in vacanza da vent’anni. Avevo sempre desiderato abitare in un posto così: quando è arrivato l’amore, ho trovato il coraggio per farlo».

Giunto a Cogne, Mauro Manfredi aveva quarantadue anni e nessuna paura di rimettersi in gioco. «Ho provato molte esperienze diverse: - dice - ho lavorato nei bar sulle piste da sci, in uno studio fotografico, nelle squadre per lo sgombero neve... Cercavo la mia strada. Avevo voglia di stare all’aria aperta. Ho trovato impiego come bracciante agricolo in alcune aziende vinicole, cominciando a imparare i trucchi del mestiere. E ho deciso di provare a mettermi in proprio».

Così è nata l’azienda “Mont Rêve”: dall’acquisto di tre vigne incolte tra Aymavilles, Aosta e Saint-Christophe. Tanto lavoro, la prima vendemmia nel 2016 e quelle bottiglie messe in commercio proprio in occasione di queste vacanze di fine anno, dopo la vinificazione nella cantina di Didier Gerbelle di Aymavilles. «Per il momento ho due etichette. - prosegue Mauro Manfredi - La prima si chiama Rouge d’Antan e nasce proprio da quelle prime vigne che ho comprato, a cui poi se ne sono aggiunte altre fino a un’estensione di circa un ettaro. Il Rouge d’Antan lo produco da vecchie viti coltivate con la tecnica di una volta, che poi ha portato alla nascita del Torrette. La seconda è un Muscat Petit Grain Dop con uve di un appezzamento di vigne che ho acquistato a Verrayes. Avrei voluto aggiungere una terza tipologia nella vendemmia 2017, ma la gelata della primavera me lo ha impedito. Così di Fumin ne ho ricavato una botticella appena sufficiente per l’autoconsumo». Causa gelate, la vendemmia 2017 ha permesso di imbottigliare solo Muscat, sperando vada meglio il 2018.

Per quanto riguarda il 2016, le produzioni - ancora di nicchia - sono di settecento bottiglie di Muscat e di milleseicento di Rouge d’Antan. E’ possibile degustarle - a Cogne - all’Albergo Ristorante Belvedere, al Ristorante Les Pertzes, alla Gastronomia La Maison du Gout e all’Enoteca La Cave de Cogne; ad Aosta al Café Saint Vout e al Bar Ristorante Bistrot Central.

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